Affare Fatto: Aster va nell’ex sede Sovemo in galleria San Maurizio

MANTOVA – Tutto è deciso, la trattativa si è conclusa. La notizia data qualche settimana fa dalla Voce di Mantova trova oggi conferma: l’Aster riaprirà gli uffici in centro. Una politica, questa di riportare in pieno centro gli sportelli, risponde a una precisa volontà dell’amministrazione con la quale si va a rafforzare la politica di attrattività del capoluogo. Un aspetto che evidentemente le amministrazioni precedenti, più inclini al decentramento dei servizî, non avevano messo in debito conto.
Gli spazî commerciali su cui da tempo il Comune aveva buttato gli sguardi sono quelli di Galleria San Maurizio, arteria privata di collegamento fra piazza 80° Fanteria e via Chiassi, ma gravata di servitù di pubblico passaggio. E sono le stesse vetrine nelle quali sino ad alcuni anni fa si svolgeva l’attività delle aste fallimentari della Sovemo.
Per molto tempo quei negozî erano rimasti vuoti, creando non pochi problemi anche ai residenti per via di presenze indesiderate agevolate dal degrado e dall’abbandono della galleria. Con questa operazione il Comune ha raggiunto pertanto un duplice scopo. Anzi, anche un terzo obiettivo: quello di risolvere nella trattativa un contenzioso con la proprietà dei locali che risultava debitrice nei confronti dell’ente di una cifra non meglio precisata, ma consistente.
Adesso la trattativa sembra essere arrivata alla fine e, secondo alcune indiscrezioni, pare che l’acquisto dei negozî ex Sovemo (ma anche ex Standa negli anni ’70 e ’80) si quantifichi in circa 700mila euro. Che però non basteranno per portare a compimento il progetto.
È necessità infatti mettere le mani sugli ambienti di svariate centinaia di metri quadri calpestabili con importanti interventi di ristrutturazione, quantificati a loro volta in una cifra stimata fra i 500mila e i 600mila euro.
Oltre al servizio pubblico affidato alla società in house del Comune, l’operazione da tempo in animo nell’esecutivo di Mattia Palazzi porterà anche attenzione e sicurezza nella Galleria, già in parte tutelata dalla chiusura notturna concessa dall’ente grazie alla presenza di uffici pubblici. Soluzione ben recepita anche dai residenti.