MANTOVA Esordio felicissimo per la 27° stagione concertistica Tempo d’Orchestra con l’Orchestra da Camera di Mantova subito alla ribalta. Il concerto di domenica sera al Teatro Bibiena, replicato la sera successiva per consentirne la fruizione a tutti gli abbonati della rassegna, ha offerto un’ulteriore opportunità per apprezzare la versatilità interpretativa dell’Ocm che trova nelle opere mozartiane un terreno particolarmente consono alla propria dinamica attitudine espressiva. Caratteristiche ampiamente confermate già in avvio di serata con un approccio incisivo allo spirito brillante e alla spontanea musicalità dell’Ouverture da Le nozze di Figaro k. 492 di W. A. Mozart (1756-1791) sotto la stimolante guida del direttore Michael Guttman. Esuberante e vigoroso nel gesto, il prestigioso maestro belga, che è anche un violinista di fama internazionale, ha imposto un piglio decisamente sinfonico all’interpretazione del bellissimo intreccio fra tradizione e innovazione della pagina mozartiana, ottimamente assecondato dai validissimi musicisti dell’Ocm. Coerentemente, anche l’esecuzione del successivo Concerto n. 1 in re magg. per violino e orchestra op. 6 di Niccolò Paganini (1782-1840) ha assicurato una dinamica e dettagliata rappresentazione della relazione tra l’orchestra e il predominante ruolo del solista. Eccellente interprete della pirotecnica varietà di virtuosismi strumentali, marchio di fabbrica del miglior Paganini, è stata la violinista austriaca Elisso Gogibedashwili, giovanissima (classe 2000) stella nel panorama internazionale che ha esibito la sua straordinaria abilità tecnica, suffragata da una accuratissima preparazione, frutto di autentico talento naturale. Entusiastico l’apprezzamento del pubblico per l’abile sicurezza con cui ha affrontato l’estrema difficoltà della partitura e per la sensibilità esibita nei tratti più lirici del concerto e ribadita proponendo, fuori programma, la toccante Malinconia, breve sonata di Eugene Ysaye (1858-1931). A completare il successo della serata, la straordinaria bellezza dell’ultima Sinfonia composta da Mozart, la n. 41 in do magg. K. 551 “Jupiter”. Di notevole rilievo l’interpretazione dell’Ocm di quest’opera magistrale sia per sapienza costruttiva di una prodigiosa architettura musicale, sia per la sua epica forza espressiva. Meritatissimi gli entusiastici applausi del Bibiena, ripetuti al termine del bis annunciato dal direttore Michael Guttman: la divertente versione tango della mozartiana Eine Kleine Nachtmusik, nell’arrangiamento di Chloé Pfeiffer. Il programma delle due serata al Bibiena verrà riproposto sul palcoscenico della città austriaca di Dornbirn, ospite della locale stagione concertistica. (gmp)