Fanno sparire mobili e suppellettili, coppia a processo per appropriazione indebita

MANTOVA – Sono accusati di aver asportato diversi oggetti facenti parte dell’arredamento dell’abitazione da loro preso in affitto. A processo per il reato di appropriazione indebita sono così finiti all’inizio di quest’anno due coniugi residenti nel capoluogo virgiliano. I fatti a loro ascritti risalivano al settembre 2015. In tale circostanza, secondo quanto contestato dalla procura, marito e moglie entrambi 58enni, si sarebbero appropriati di suppellettili e mobilie varie asportandoli dall’immobile ammobiliato situato a Marmirolo di cui erano locatari. Ad accorgersi poi dell’ammanco era quindi stata la proprietaria dell’appartamento una volta concluso il rapporto di locazione con la coppia. Nello specifico, secondo l’inventario dei beni in dotazione all’appartamento, sarebbero spariti piatti, bicchieri, tazzine da caffè, un fornetto, una tovaglia damascata, pentole, i libretti di manutenzione della caldaia e della stufa a pallet, un coperchio e un focolare in ghisa, valvole dei termosifoni, una testa di legno raffigurante il Cristo, un quadro ritraente una giovane nuda con drappo azzurro, un acquerello riportante un paesaggio di Firenze, due poltrone in pelle. Tutti Ieri mattina, con l’ammissione degli elementi probatori è iniziato il processo a loro instaurato, entrambi difesi e rappresentati nella circostanza dall’avvocato Luigi Medola. Prima udienza dibattimentale fissata al prossimo 29 giugno.