MANTOVA – Lo strumento programmatore del territorio entra nel vivo anche delle dinamiche commerciali, con un occhio puntato anche sulla distribuzione delle attività sul territorio. La novità di queste ore consiste in un supplemento di incarico affidato al Politecnino di Milano, che già da un anno sta lavorando alla revisione del piano di gestione comunale. Il nuovo compito conferito alla università ambrosiana è volto a studiare, in particolare, le modalità di applicazione delle normative regionali che puntano a costituire distretti del commercio. La proposta progettuale del Comune passata al Pirellone afferisce a nuove politiche attive rivolte alle medie strutture di vendita e prevede l’intervento relativo alla variante parziale del Piano di governo del territorio (Pgt) per quanto concerne la componente relativa al commercio e l’implementazione di una specifica regolamentazione riguardante «l’insediamento di medie strutture di vendita all’interno del territorio comunale», prevedendo politiche attive incentivanti per la localizzazione all’interno del distretto e di specifici sotto-ambiti distrettuali. In via Roma si è posta così la necessità, viste le criticità conseguenti alla crisi economica e alla pandemia in corso, di studiare ulteriori semplificazioni e modifiche dello strumento comunale, e di definire in questo «misure a supporto del comparto commerciale e delle attività di servizio ripensando la funzione commerciale come elemento di rigenerazione del territorio». Una semplificazione d’obbligo insomma per accorciare tempi e snellire la burocrazia in questo momento particolare di fragilità per tante attività provate dai ben noti eventi, e anche per quelle che vorrebbero attivarsi “ex novo” nel tessuto urbano, rappresentando di fatto azioni di rigenerazione. Il che implica un ragionato studio di distribuzione delle attività accompagnato da azioni utili a riempire i vuoti commerciali, daddove ce ne siano.
La scelta caduta sul Politecnico milanese si motiva col fatto che al suo interno lo stesso ateneo presenta il laboratorio di urbanistica e commercio Urb&Com, gruppo di lavoro coordinato dal prof. Luca Tamini, che si occupa delle relazioni disciplinari, normative e politiche tra urbanistica e commercio con competenze tecnico-scientifiche riconducibili alla disciplina urbanistica e a geografico-economica. E così, ai 48.165,90 euro del primo incarico del 2020, vengono ora a sommarsi i 17.909,88 per questo supplemento.