MANTOVA – Anni di maltrattamenti in famiglia perpetrati ai danni dell’anziana madre per ottenere da lei continue somme di denaro. Con queste accuse un anno fa era finito in manette un giovane mantovano residente nell’hinterland. A far cessare questa ennesima cronica situazione da “codice rosso” caratterizzata da violenze domestiche in serie, erano stati i carabinieri, intervenuti su segnalazione della stessa vittima ormai esasperata. In tale occasione l’uomo, già seguito dai reparti psichiatrici della provincia e non nuovo a episodi simili, era stato sorpreso mentre a calci tentava di sfondare la porta d’ingresso dell’abitazione della madre al fine di entrare. Alla vista dei militari però il giovane non si era dato per vinto e, anzi, in preda ai fumi dell’alcol, aveva peggiorato la propria posizione scagliandosi contro di loro. Gli uomini dell’Arma in ogni caso erano riusciti non senza fatica a bloccarlo e a renderlo inoffensivo. Ieri mattina l’epilogo giudiziario della vicenda. L’imputato, comparso davanti al giudice per l’udienza preliminare Gilberto Casari, è stato quindi condannato con rito abbreviato a dieci mesi di reclusione. Pubblico ministero in udienza il sostituto procuratore Donatella Pianezzi.