MANTOVA Esce da Forza Italia la Gelmini, e forse anche la Carfagna, più altri forse. Insomma, quegli azzurri che non hanno capito la mossa strategica, rivelatasi determinante, per affossare il governo Draghi, che porta la firma del presidente Silvio Berlusconi. E in predicato per potere prendere una decisione traumatica, secondo voci ricorrenti, c’è anche la coordinatrice provinciale Anna Lisa Baroni, che ieri non siamo riusciti a contattare. Pur in vacanza, abbiamo invece raggiunto telefonicamente il suo vice Romano Arioli. «Non ho sentito Anna Lisa, e non so quale decisione voglia prendere, anche se la so molto affiatata con la Gelmini. Nemmeno io saprei cosa fare al momento. Nella mia valutazione “democristiana” – prosegue Arioli – posso dire che Forza Italia doveva fare una scelta migliore. È stato un grosso errore quello fatto con Draghi. Ma per la verità non ho capito nemmeno cosa stia facendo la Gelmini, di cui non capisco i programmi. Insomma, sono in attesa di eventi».
Ma uscirà da Forza Italia? «Non so se uscirò – commenta il numero 2 degli azzurri virgiliani –. Uscirò? Per ora posso dire che sono in netto disaccordo. Un’altra cosa che dovremo vedere, se si andrà a votare il 25 settembre o il 2 ottobre, sarà la configurazione degli schieramenti. Quali saranno?».
Insomma, la linea granitica berlusconiana non c’è più. «Ma non da adesso – conclude Arioli –: la compattezza è venuta meno con la designazione della Ronzulli, che in molti non hanno capito».