MANTOVA – Lorena Buzzago, l’ex maestra d’asilo condannata a due anni di reclusione per stalking nei confronti del sindaco di Mantova Mattia Palazzi e del consigliere comunale di Forza Italia Pierluigi Baschieri, non si arrende e ha deciso di impugnare in Cassazione la condanna che le è stata confermata in appello lo scorso luglio, ma questa volta il ricorso è solo nei confronti del sindaco. La sentenza di primo grado, pronunciata dal gup di Mantova nel luglio di due anni fa, aveva visto la Buzzago condannata con rito abbreviato a due anni di reclusione pena non sospesa e al pagamento di 15mila euro di risarcimento al sindaco, parte civile con l’avvocato Silvia Salvato, e di 6mila euro al consigliere forzista, a sua volta parte civile con l’avvocato Cristian Pasolini. Il difensore della Buzzago, avvocato Rachele Cerbiatto, aveva impugnato al sentenza in appello, così come avevano fatto le parti civili che avevano chiesto l’aggravamento del risarcimento. Lo scorso luglio il gup di Brescia aveva confermato la sentenza del collega di Mantova accogliendo la richiesta di aumento del risarcimento in favore del solo Baschieri da 6mila a 10mila euro. In quella stessa sede il giudice aveva inoltre stralciato la posizione del marito della Buzzago, Fabrizio Ferrari, assolto in appello dopo la condanna in primo grado a 6 mesi per concorso in atti persecutori. Il tempo di leggere le motivazioni della sentenza e lo scorso 28 ottobre è partito il ricorso in Cassazione da parte dell’imputata, notificato alle altre parti nei giorni scorsi. L’avvocato Patrizia Maltagliati, che difenderà Lorena Buzzago davanti ai giudici delle Corte di Cassazione (data da fissare, ndr), chiede l’annullamento della sentenza di Brescia per potere poi chiedere l’assoluzione o la sospensione della pena, ma in questa sede lo fa solo nei confronti del sindaco Palazzi. La vicenda riguarda un lasso di tempo che va dal novembre 2018 al gennaio 2019 Baschieri, e dall’aprile 2018 al gennaio successivo verso il sindaco Palazzi. Lorena Buzzago era anche finita in manette nel maggio 2019 accusata di reiterati comportamenti diffamatori e persecutori nei confronti del primo cittadino e del consigliere comunale di Forza Italia e per non avere osservato il divieto di avvicinamento ai due esponenti politici disposto dal giudice.