Clandestino e pregiudicato, espulso un tunisino

MANTOVA Proseguono le operazioni di controllo straordinario del territorio, disposte dal questore Paolo Sartori, al fine di prevenire lo spaccio di sostanze stupefacenti nonché i reati contro il patrimonio e quelli collegati allo sfruttamento della prostituzione. L’ultima attività svolta in ordine di tempo – effettuata dal pomeriggio di venerdì e sino all’altra notte – con oltre 40 uomini tra Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Polizie Locali di Mantova e Borgo Virgilio e Reparto Prevenzione Crimine si sono concentrate prevalentemente nella zona di piazza Cavallotti, nei giardini Lungorio, a Borgochiesanuova, Colle Aperto, Ponte Rosso, Lunetta e nel quartiere Colla di Borgo Virgilio; speciale attenzione è stata riservata, a quelle zone ove si registra la presenza di soggetti dediti alla prostituzione in particolare il quartiere di Cittadella, via Poggio Reale e via Verona, così come a quelle segnalate per la presenza di attività di spaccio, nello specifico largo Porta Pradella e parcheggio Nuvolari. Controlli specifici sono stati inoltre effettuati in sei sale scommesse e in 12 locali pubblici oggetto di segnalazioni da parte di cittadini per problematiche relative all’ordine e alla sicurezza pubblica, con identificazione delle persone presenti, anche al fine di prevenire e reprimere il fenomeno del gioco illegale e di garantire la tutela dei minori. Nel corso delle attività, quindi, sono stati controllati complessivamente 91 autoveicoli e 276 persone. Al termine dei servizi e a seguito di verifiche investigative effettuate nei confronti delle 83 persone risultate avere a proprio carico precedenti penali o di polizia il questore ha emesso a carico di M.E.A., 37enne tunisino pluripregiudicato da poco scarcerato e colpito da provvedimento di espulsione della Corte d’Appello di Milano, un decreto di accompagnamento immediato e trattenimento al Centro di Permanenza per il Rimpatrio “Brunelleschi” di Torino, da dove, quanto prima, verrà trasferito nel Paese d’origine. «Una costante e capillare attività d’intervento in fase preventiva – ha evidenziato il questore – oltre a rendere concreta la percezione di sicurezza da parte dei cittadini, ci consente di far fronte e di tenere sotto controllo le diverse espressioni di illegalità che si manifestano sul territorio».