MANTOVA Anche Coldiretti Giovani Impresa di Mantova si mobilita per raccogliere firme contro i pannelli solari mangia suolo e sostenere invece il fotovoltaico pulito ed ecosostenibile sui tetti di stalle, cascine, magazzini, fienili, laboratori di trasformazione e strutture agricole.
La battaglia di Coldiretti Giovani Impresa, lanciata nei giorni scorsi in occasione del G20 dei giovani a Milano, non lascia insensibile la provincia virgiliana. Gli agricoltori Under30 di Coldiretti Mantova si mobiliteranno per sostenere una raccolta firme per dire “Sì all’energia rinnovabile senza consumo di suolo agricolo” sul sito www.giovanimpresa.coldiretti.it, ma anche in tutti gli uffici di zona di Coldiretti Mantova, nei mercati e negli agriturismi di Campagna Amica e allo stand di Coldiretti Mantova alla Millenaria di Gonzaga di settembre.
Con 9.759 impianti – rileva Coldiretti Mantova – e una potenza di 238,5 MW alla fine del 2020, in crescita del 7,6% rispetto all’anno precedente per numero di impianti installati e del 4,6% con riferimento alla potenza, il fotovoltaico corre anche a Mantova, con ritmi superiori alla media nazionale. L’Italia registra infatti 935.838 impianti (+6,3%) e una potenza di 21.650 MW (+3,8%), per una produzione di 24.942 Gigawatt/ora di energia elettrica (+5,3 per cento).
“Anche in una provincia agricola come Mantova non siamo immuni da un consumo di suolo preoccupante, con tutti i rischi connessi non solo alla perdita di produttività, ma anche alle minacce legate agli effetti dei cambiamenti climatici su terreni abbandonati dalla gestione agricola – osserva Giovanni Bellei, delegato di Coldiretti Giovani Impresa di Mantova -. Per questo chiediamo alle istituzioni, con forza e mettendoci la faccia, di investire nelle fonti alternative di energia senza dimenticare il ruolo fondamentale dell’agricoltura e la bellezza unica del paesaggio e dei nostri territori, che andrebbero compromessi senza una programmazione territoriale degli impianti fotovoltaici a terra”.
Nel 2020 in Lombardia il 13% dei pannelli fotovoltaici installati è rappresentato da impianti a terra, una percentuale per fortuna inferiore rispetto alla media italiana (41%) e alla situazione nelle regioni confinanti come Emilia-Romagna (che ha il 35% degli impianti fotovoltaici a terra), Veneto (23%), Piemonte (35 per cento). “Questi numeri, tuttavia, non devono farci abbassare la guardia”, raccomanda Bellei. Tra le regioni che si distinguono per capacità installata a terra figurano Sardegna e Molise, con il 57% 62% dei rispettivi valori regionali.
“Il suolo vocato all’agricoltura – è intervenuta anche la leader dei giovani agricoltori di Coldiretti, Veronica Barbati – appartiene agli agricoltori e la multifunzionalità energetica va sviluppata come attività integrata alla coltivazione e all’allevamento, sino a un massimo del 5% della superficie dell’azienda, da realizzare direttamente dagli agricoltori e in aree marginali”.