MANTOVA Da Porto Mantovano a Villafranca di Verona e poi ancora Malpensa e ora anche Torino. Si infittisce ulteriormente con una nuova location il caso dell’omicidio di Peter Happy, un clochard 23enne nigeriano di Porto Mantova i cui resti erano stati trovati in un campo a Villafranca di Verona il 31 ottobre 2017. Per questo delitto è stato arrestato poco più di un mese fa un 31enne connazionale della vittima, bloccato all’aeroporto di Malpensa menrte stava per lasciare il paese. Caso chiuso? Neanche per sogno, anzi. Come se non bastasse nei giorni scorsi, questa volta a Torino, un testimone di questa vicenda ha subito un’aggressione. Il fatto è accaduto a metà dello scorso luglio, praticamente all’indomani dell’arresto del presunto assassino di Peter Happy, e secondo gli investigatori questa aggressione sarebbe direttamente collegata alle indagini sul delitto di Villafranca. Il testimone in questione è un 20enne anche lui nigeriano che era stato sentito dai carabinieri nei giorni successivi al rinvenimento dei resti di Peter Happy. Secondo gli inquirenti l’autore dell’aggressione torinese, avrebbe avuto l’intenzione d’intimidire il 20enne, che sarebbe stato l’ultimo a vedere il nigeriano ancora in vita. Quest’ultimo secondo gli inquirenti sarebbe stato assassinato il 10 agosto 2017, vittima di una vendetta trasversale per punire il fratello di Peter Happy, che viveva a Porto Mantovano e il cui Dna era stato fondamentale per il riconoscimento del cadavere. Il fratello avrebbe avuto una relazione con la fidanzata del 31enne finito in carcere che lo avrebbe minacciato più volte. Solo che le minacce si sarebbero poi concretizzate non con la morte non del presunto amante della compagna dell’arrestato, ma con la morte del fratello dell’amante. Il cadavere era stato rinvenuto in un campo di Villafranca fatto a pezzi durante l’aratura il 31 ottobre 2017. Il fatto che la macabra scoperta fosse avvenuta alla vigilia di Halloween e a pochi mesi di distanza dal concerto di Marilyn Manson, evento che aveva suscitato polemiche religiose, aveva inizialmente suggerito la pista del delitto legato agli ambienti dei satanisti.