Crescita, competitività e sicurezza: i punti cardine dell’Europa di Letizia Moratti

MANTOVA – Erano 300 i forzisti presenti sabato sera a Villa Schiarino Lena, alla cena elettorale organizzata per i candidati europei Letizia Moratti e Massimiliano Salini. «Un incontro frutto del lavoro negli ultimi mesi – ha detto Michele Falcone, segretario provinciale di Forza Italia – dove sono presenti anche i nostri candidati sindaci e il coordinatore regionale, onorevole Alessandro Sorte.  Il voto a Forza Italia oggi è l’unico voto utile, essendo l’unico partito politico dentro il Ppe, dove si prendono le decisioni». Ed è stata cristallina anche Letizia Moratti nelle risposte alle domande che le abbiamo posto.
Quali sono gli obiettivi che si pone come eurodeputato?
«Il mio obiettivo è di portare in Europa le istanze dei territori. Abbiamo bisogno di un’Europa in cui i comuni siano messi nelle condizioni di intercettare i fondi e investirli sui loro territori, attraverso una più stretta collaborazione con le istituzioni europee, nazionali e regionali. Abbiamo bisogno di un’Europa più vicina ai cittadini, alle famiglie, alle imprese, agli artigiani, agli agricoltori, alle partite iva. Un’Europa che sappia coniugare i bisogni degli anziani, in termini di protezione e di Welfare, con le aspettative dei giovani che guardano al futuro. Un’Europa più inclusiva, in cui le donne siano più presenti nel mondo del lavoro, nell’economia, nella politica, e siano messe nelle condizioni di conciliare la giusta aspirazione a una carriera con il naturale desiderio di essere madri».
Quali tematiche intende promuovere al Parlamento Europeo?
«L’Europa ha bisogno di crescere, di essere più competitiva rispetto agli Stati Uniti e ad economie emergenti come Cina e India. Per recuperare competitività dobbiamo investire in infrastrutture, in formazione e istruzione, creare un mercato unico dell’energia e delle telecomunicazioni per abbassare i prezzi delle bollette. Dobbiamo investire nella digitalizzazione e affrontare la transizione ecologica come un’opportunità, conciliando la sostenibilità ambientale con quella economica e sociale. L’Europa deve essere più sicura. Abbiamo bisogno di una difesa comune europea con una reale capacità di deterrenza, dobbiamo anche difendere meglio i nostri confini da un’immigrazione incontrollata, spesso strumentalizzata da nazioni ostili, che si traduce in insicurezza delle nostre città e impedisce un’accoglienza dignitosa. L’Europa ha anche bisogno di più democrazia e di istituzioni che siano più rappresentative della volontà popolare: elezione diretta del Presidente della Commissione europea e più potere di iniziativa all’Europarlamento. L’Europa deve parlare al mondo con una sola voce, dobbiamo avere un vero Ministro degli Esteri, per intervenire rapidamente nelle crisi internazionali, cercando di rafforzare politiche di collaborazione e cooperazione internazionale, in un mondo in cui soffiano preoccupanti venti di guerra».
Come influisce la sua esperienza di Sindaco di Milano nella sua visione politica?
«Come sindaco di Milano, ho portato l’Expo che ha dato alla città una visibilità internazionale che le mancava. È stato un potente motore di crescita economica e ha trasformato Milano in una meta turistica. L’evento ha anche stimolato importanti opere infrastrutturali come le linee metropolitane M5 e M4, la Tem, la Brebemi, la Pedemontana e la Rho-Monza. Durante il mio mandato, ho introdotto politiche ambientali innovative, come il ticket d’accesso per le auto più inquinanti nel centro di Milano, e il primo servizio pubblico di bike sharing in Italia, tra i primi in Europa, gestito da Atm. Ho inoltre investito nell’housing sociale per offrire abitazioni a prezzi accessibili e promosso il mix abitativo, assegnando alloggi popolari agli studenti fuori sede in cambio di servizi per gli anziani residenti, e fornendo buoni per l’acquisto di libri scolastici ai più giovani. In sintesi: promozione della crescita economica, investimenti in infrastrutture e istruzione, attenzione all’ambiente e politiche sociali. Questo stesso approccio guiderà le mie scelte in Europa».