I diabetici: troppe incognite sul nuovo ospedale

MANTOVA Un nuovo Pronto soccorso al “Poma”: una struttura che avrebbe dovuto prendere forma da due anni a questa parte, ma i cui lavori non sono ancora partiti. Quando partiranno come immediata conseguenza vedranno l’utilizzo del parcheggio attiguo al nosocomio come cantiere; quindi gli stalli non potranno più essere utilizzati dagli utenti più fragili. Questo è stato fatto notare da Daniele Marconcini, vice presidente dell’Agad, Associazione giovani e adulti diabetici, nel corso dell’incontro svoltosi nei giorni scorse al Club delle Tre Età.
Certo, si tratta di un’ipotesi, che se dovesse tuttavia verificarsi andrebbe a complicare non poco la già precaria situazione in cui operano gli addetti ai lavori, per non dire delle necessità dei cittadini diabetici che in numero sempre crescente ricorrono al Pronto soccorso.
Un altro aspetto rilevato dall’Agad è quello relativo alla collocazione del nuovo plesso. «Siamo stati informati – afferma Marconcini – che l’attuale Pronto soccorso verrà sostituito da un nuovo blocco, che sorgerà a fianco, occupando il parcheggio per il pubblico. Quel parcheggio non sarà fruibile per almeno due anni, essendo occupato dal cantiere del Blocco E e dell’Ospedale di Comunità. Da notare – precisa ancora il vice presidente – che l’attuale struttura di elisoccorso, attualmente autorizzata in deroga, verrà posta su una piattaforma sopra il nuovo blocco, e nessuno sa dirci dove verrà collocata durante i lavori; sopratutto non è ancora stato definito dove verrà delocalizzato il parcheggio nelle fasi del cantiere».
La questione, afferma Marconcini, riguarda tutti i Comuni del distretto che conta un bacino di circa 150 mila abitanti, che gravita su una città priva di parcheggi liberi per la sosta vicini alla struttura sanitaria. «È un fatto di grande impatto sociale che non è mai stato posto all’ordine del giorno nelle assemblee dei sindaci del Distretto di zona, avendolo io stesso verificato nei verbali acquisiti presso gli uffici del mio Comune in qualità di capogruppo consiliare», conclude Marconcini.