MANTOVA Ha chiamato il 112 per chiedere l’intervento dei carabinieri perché i suoi genitori stavano litigando e suo padre aveva alzato le mani su sua madre. Una normale richiesta d’aiuto se non fosse che a prendere il telefono, comporre il numero e a parlare con l’operatore è stato un bambino di soli 5 anni e per giunta figlio di una coppia di stranieri. E’ successo l’altro ieri sera in un paese dell’Alto Mantovano. Un bimbo figlio di una coppia di indiani ha chiesto aiuto al 112 perché «papà sta picchiando la mia mamma», e il piccolo voleva che qualcuno accorresse a difenderla perché lui non era in grado di farlo. Poco dopo sul posto sono arrivati i carabinieri che operano in quella zona che hanno potuto constatare che il litigio tra marito e moglie non stava comunque andando oltre determinati limiti, e che nonostante fossero volati un paio di schiaffi la cosa sembrava essere finita lì. Così i militari hanno prima pensato di calmare gli animi della coppia di coniugi, quindi hanno tranquillizzato anche il bambino che però ha colto un messaggio molto importante: le forze dell’ordine sono sempre a disposizione per difendere lui e i suoi cari. Fortunatamente in questo caso specifico la situazione non era degenerata in qualcosa di più violento di un alterco tra marito e moglie, ma il fatto che un bambino così piccolo sia stato in grado di chiedere aiuto tramite il numero unico di emergenza lascia intendere che i messaggi delle forze dell’ordine ad usare questo numero per denunciare violenze e soprusi stanno funzionando.