MANTOVA Insulti, botte, spintoni alla moglie, anche quando questa era incinta. Nell’agosto 2019 una lite particolarmente violenta che sembrava essere l’ultima di una ormai lunga serie per la quale Vlad Blanaru, un rumeno residente in provincia, è finito a processo per l’accusa di maltrattamenti; accusa dalla quale ieri è stato assolto con formula piena come richiesto dallo stesso Pm. Un caso da codice rosso che alla fine è diventato un codice bianco. È quanto emerso dalle testimonianze rese oggi in aula dalla madre della giovane “maltrattata”. Quella lite? Cose che capitano tra marito e moglie, ha detto la suocera dell’imputato, che di fatto ha minimizzato quanto risultava alla pubblica accusa. La donna, come già aveva riferito suo marito sentito a sua volta come testimone, ha detto di avere assistito a un unico episodio e che in seguito sua figlia ha rimesso la querela nei confronti del marito, è tornata a vivere con lui, hanno avuto un altro figlio e che tutto è bene quel che finisce bene. Compreso in questo caso l’esito del processo che è stato istituito davanti ai giudici del collegio del tribunale di Mantova.