Il Pd attacca Bertolaso: “Peste suina, Regione ha sottovalutato il problema”

MANTOVA – Il gruppo consiliare del Pd in Regione ha fatto tappa a Mantova per continuare il proprio tour di ascolto. Obiettivo: raccogliere le istanze del territorio per portarle all’attenzione del consiglio regionale. All’incontro, tenutosi presso l’Ufficio territoriale regionale, hanno partecipato diversi consiglieri tra cui Pierfrancesco Majorino, Marco Carra, Emilio Del Bono, Roberta Vallacchi, Paola Bocci e Matteo Piloni. «Questo sostanziale isolamento della nostra provincia rispetto al contesto regionale – ha dichiarato Carra – e questo sentimento di abbandono che stiamo vivendo si riflette sulle scelte che la Regione non compie. Infrastrutture, come il porto di Valdaro, e percorsi formativi adeguati alle vocazioni del nostro territorio sono questioni centrali che rimangono irrisolte. Vogliamo una Regione più vicina al territorio mantovano, perché oggi non lo è». Pierfrancesco Majorino ha aggiunto: «Siamo qui per comprendere le necessità del territorio. La Lombardia è chiusa nel suo palazzo, autoreferenziale, e non ascolta. Il nostro obiettivo è colmare i ritardi, anche nel supporto al mondo agricolo, particolarmente colpito dalla peste suina». Roberta Vallacchi ha puntato il dito contro la gestione della peste suina: «Siamo in ritardo. Bertolaso ha sottovalutato il problema e ha delegato malamente all’assessore Beduschi, che non ha competenze sanitarie. Ora il rischio è che il virus si diffonda ulteriormente, con gravi danni per il nostro comparto agricolo». Sul fronte delle infrastrutture, Emilio Del Bono ha dichiarato: «Siamo favorevoli alla realizzazione della Mantova-Cremona, ma con pedaggi sostenibili. Le infrastrutture devono servire i territori, non essere un costo insostenibile per cittadini e imprese». La questione sanitaria è stata centrale nell’intervento di Majorino, che ha sottolineato: «Serve una profonda revisione delle scelte strategiche. La sanità pubblica deve tornare al centro, con un Centro unico di prenotazione operativo e un potenziamento dell’offerta sanitaria di prossimità».