MANTOVA L’orto familiare era uscito dalle prospettive, non era più di moda, sopraffatto dal prato inglese e dal giardino perenne. La pandemia e soprattutto l’incertezza del futuro, dovuta alla guerra, lo hanno rigenerato.
Mai come in queste ultime settimane si registrano, invece, forti vendite di piantine da orto da piantumare nel giardino di casa, in piccoli appezzamenti pertinenti alla casa, addirittura sul balcone del proprio appartamento.
Le piantine di radicchi, cipollotti, cetrioli, cipolle, fagioli, ravanelli, patate, ecc. disegnano paesaggi. Comportamenti virtuosi di economie circolari, dovuti anche alle economie di guerra. Se in passato erano soprattutto i più anziani a dedicarsi alla cura dell’orto, adesso la passione si sta diffondendo anche tra i giovani e tra le persone completamente a digiuno delle tecniche di coltivazione.
E’ una tendenza che si sta sempre più consolidando anche a causa dell’aumento dei costi energetici e dei prezzi in generale. L’orto diventa una scelta anticrisi come il consumo di legna da ardere al posto del gas o il ricorso ad un servizio di recupero e di riparazione di sedie impagliate e/o di cesti in vimini al posto di sedie portate in discarica o borse usa e getta.
I mercati contadini sono in prima fila nel contenimento dei prezzi e nella messa a disposizione dei cittadini di informazioni utili per realizzare l’orto.
Da sabato 26 marzo presso i mercati contadini di Borgo Chiesanuova edel Lungorio, a Mantova, e di Porto Mantovano (la domenica), saranno in distribuzione calendari delle semine per sapere, mese per mese, cosa seminare. Si potranno, inoltre, trovare piantine da orto e ricevere dai produttori orticoli tanti consigli pratici per organizzare un buon lavoro
Presso il punto informazioni del mercato di Borgochiesanuova saranno, inoltre, a disposizione guide de L’Informatore Agrario ed altre pubblicazioni su come fare l’orto, con molte utili esperienze.
Per la loro natura solidale, i mercati contadini sono aperti a tutti e sono impegnati a difendere il potere d’acquisto dei consumatori, nonostante il continuo aumento dei costi di produzione.