La rotatoria Esselunga parte con il taglio di 7 alberi

Proteste in viale Piave

MANTOVA «Sono 7 piante che vengono abbattute perché devono fare la rotatoria di Esselunga. Piantiamo tuttavia altre 30 piante nei giardini adiacenti: 7 se ne tolgono 30 se ne piantano». Così il sindaco  Mattia Palazzi fa fronte al taglio di alcuni tigli che ieri hanno destato molto rammarico fra i residenti di viale Piave, che ne hanno subito dato grancassa anche sui social network. Quegli alberi infatti non presentavano all’apparenza alcun ammaloramento, e per la tipologia dell’essenza non sarebbero nemmeno risultati alberi pericolosi, come invece è stato detto per i pioppi. Il loro radicamento, infatti, non dovrebbe far temere cadute a seguito di forti turbolenze, come accaduto in valletta Paiolo o altrove.
Ma l’argomento presentato dal primo cittadino fa capire che queste “motoseghe” erano necessarie per dare il via ai lavori di costruzione del nuovo supermercato del gruppo Caprotti, che necessita pertanto di una diversa viabilità in entrata e in uscita. Nei fatti, quei tagli sono la prima pietra della nuova Esselunga, l’operazione che ha segnato una svolta decisiva nel comparto travagliato di piazzale Mondadori.
Quelli che verranno piantati, assicura il sindaco, «saranno alberi che naturalmente crescono in 5/7 anni. Abbiamo piantato 9 mila piante in più in 4 anni. A fronte delle 600 sostituite perché malate. Mi spiace ma non esiste il tema della polemica. Serve la rotatoria. Si tolgono 7 piante se ne mettono 30. Fine della discussione», conclude Palazzi.