MANTOVA Ridefinire il ruolo del libro come oggetto relazionale e delle biblioteche, come poli di aggregazione, di supporto culturale e sociale: le sfide sono alte e la riflessione è stata affrontata ieri durante un convegno sul tema in Teresiana. Al centro il rapporto tra biblioteche, chiamate oggi a rispondere a nuovi e differenti servizi, e il territorio. Tra i dati emersi nel pomeriggio di studi alcune considerazioni sono essenziali: dal 2019 al 2021 il numero di cittadini che frequenta le biblioteche è dimezzato, abbassandosi da un già non idilliaco 15 per cento al 7 per cento.
E a decretare in buona parte tale assenza è il pubblico giovane. In realtà Mantova soffre meno di altre zone tale fenomeno, proprio perché tanti sono i progetti rivolti proprio alle nuove generazioni, come sottolineato dall’assessora comunale Alessandra Riccadonna e dalla direttrice delle biblioteche comunali Francesca Ferrari: attualmente è in atto la rigenerazione del centro mediatico Gino Baratta, anche se il progetto di rinnovamento coinvolge oltre alle due biblioteche principali altri quattro punti di lettura.
Al Baratta si pensa a uno spazio dedicato proprio ai giovani e l’amministrazione sta raccogliendo le istanze delle varie associazioni che li rappresentano. Un finanziamento dal Ministero della Cultura permetterà, invece, di rendere maggiormente accessibile la Teresiana, prevedendo anche la formazione del personale sul settore.
Un approccio che si armonizza con l’intervento del sindaco Mattia Palazzi, che ha sottolineato l’esigenza di avere luoghi pubblici e adeguati ai tempi, nei quali creare una comunità più coesa. Un’iniziativa che va incontro alle difficoltà portate alla luce dal convegno, che riguardano in particolare il disagio giovanile, fatto di difficoltà di relazioni e di solitudine.
Fattori diventati ancora più rilevanti nel corso della pandemia.
Ecco allora che una risposta a livello strutturale può essere rappresentata dall’utilizzo degli spazi aperti, logica che al Baratta è già ampiamente applicata. Numerosi poi i progetti puntati sul target dei ragazzi, tra cui i gruppi di lettura o “I sei gradi della lettura” , promosso da Rete Bibliotecaria Mantovana, Festivaletteratura e Cooperativa Charta Onlus. Il compito è affidato pure alle 80 biblioteche del territorio – 7886 quelle in tutto il Paese – e rafforza la volontà dell’amministrazione di ambire a far diventare presto Mantova capitale italiana del libro.
Alla giornata hanno preso parte anche: Chiara Faggiolani dell’Università La Sapienza di Roma, Alessandro Bollo per La Fabbrica del Vapore, Giacomo Giossi di cheFare, Laura Baccaglioni e Alessandro Della Casa per Festivaletteratura, Giuliano Annibaletti per Charta, Vitandrea Marzano per il Comune di Bari, Mattia Cherubini per Line Culture Brescia e Roberto di Puma per Fondazione Terzo Luogo Milano. A moderare Bertram Niessen di cheFare.