MANTOVA Nel report annuale di Legambiente Mantova ha conquistato il secondo posto nella classifica generale. Tutti d’accordo? Non esattamente. A farsi sentire sono gli attivisti di Fridays For Future Mantova. «Il rapporto di Legambiente si focalizza solo su alcuni aspetti del benessere dei cittadini e dà molto peso a parametri come ciclabili e ztl, celando così gravi scelte ed azioni ambientalmente dannose del nostro territorio. Pensiamo alla cementificazione massiva del nostro territorio: Mantova nel 2021 è la città con il valore più alto in Lombardia di suolo pro capite consumato, con 597,6m². Nel medesimo rapporto si trova Mantova come 93ª per presenza di PM10, 69ª per ozono, 56ª per biossido d’azoto, 86ª per l’uso efficiente del suolo, 65ª per offerta di trasporto pubblico. Dati preoccupanti. Come possiamo definire Mantova la seconda città più green d’Italia? Basti vedere le posizioni dei movimenti ambientalisti della città, aspramente critici verso l’amministrazione: forse Legambiente parla di un altro ambientalismo, quello da marchetta o da slogan. Rapporti come questi banalizzano la lotta ambientale a ciclabili e carbon footprint. Invitiamo l’amministrazione a recuperare la vera coscienza green, che non è quella di Legambiente, ma è quella dell’Ipcc, organo scientifico dell’Onu tra i più accreditati del mondo: una visione ecosistemica, complessa, che passa anche da sacrifici, ma è l’unica che possiamo percorrere. L’amministrazione si è dimostrata competente e virtuosa su molti aspetti e criticità della città e siamo sicuri che possa esserlo anche per l’ambiente».