Il Teatro alla Scala celebra l’arte dello scenografo e costumista Mauro Pagano

MANTOVA – Quest’anno ricorre il 70° anniversario della nascita di Mauro Pagano, inarrivabile artista cannetese scomparso prematuramente nel 1988 a soli trentasette anni. Il suo ricordo è ancora vivo e anche il Teatro alla Scala di Milano gli dedica un giusto omaggio mettendo in scena l’allestimento de il “Così fan tutte” di Morzart, dove Mauro Pagano curò scene e costumi. La prima rappresentazione avvenne il 28 luglio 1982 presso il Kleines Festspielhaus di Salisburgo per essere poi ripresa il 28 maggio 1983 al Teatro alla Scala di Milano. “Lo spettacolo – dice l’assessore alla cultura del Comune di Canneto, Gianluca Bottarelli – è un’imperdibile occasione per ricordare il genio figurativo di Mauro Pagano che ha segnato con le sue scenografie una stagione del Teatro alla Scala. Allievo di Ezio Frigerio, Pagano ha firmato l’Egitto monumentale di Aida per Luca Ronconi il 7 dicembre 1985, il delicato bozzettismo della Sonnambula per Ermanno Olmi nell’86, e ancora per Ronconi le utopie architettoniche di Fetonte nel 1988, poco prima della prematura scomparsa. Presso l’Archivio Mauro Pagano, che conserva oltre 1100 opere dello scenografo, sono presenti numerosi disegni del Così fan tutte – scene, costumi e molti dettagli – probabilmente l’opera con più bozzetti che conserviamo nel ridotto del Teatro comunale”. Le prove di quest’edizione sono già in corso dal 28 dicembre e il capolavoro mozartiano sarà trasmesso sabato 23 gennaio, alle ore 19, da RaiCultura in diretta streaming su www.raiplay.it, www.raicultura.it e www.teatroallascala.org. L’opera resterà poi visibile su RaiPlay. Sul podio il Maestro Giovanni Antonini, in palcoscenico un cast formato da Eleonora Buratto (Fiordiligi), Emily d’Angelo (Dorabella), Bogdan Volkov (Ferrando), Alessio Arduini (Guglielmo), Federica Guida (Despina) e Pietro Spagnoli (Don Alfonso). Il classico allestimento scaligero di Michael Hampe con le eleganti scene napoletane di Mauro Pagano è ripreso da Lorenza Cantini. L’allestimento ha segnato nell’agosto 1982 il debutto di Michael Hampe, allora direttore dell’Opera di Colonia, al Festival di Salisburgo con la direzione di Riccardo Muti. Il successo della produzione fece di Hampe una presenza costante a Salisburgo: nel 1985 mise in scena la prima assoluta della riscrittura del monterverdiano Ritorno d’Ulisse in patria di Hans Werner Henze e nel 1987 Karajan lo volle per la sua nuova produzione di Don Giovanni con Samuel Ramey. Alla Scala la collaborazione tra Michael Hampe e Riccardo Muti è proseguita con Der fliegende Holländer nel 1988.