Mantova, meglio per giovani che per bimbi

MANTOVA Mantova ha guadagnato 23 posizioni rispetto allo scorso anno nella classifica della qualità della vita redatta da Il Sole 24 Ore e attualmente occupa il 23° posto a livello nazionale. In questa classifica basata su dati Istat, nella quale vengono analizzati vari fattori, la performance migliore per Mantova è quella relativa all’inflazione sui prodotti alimentari e le bevande non alcoliche, per la quale è al secondo posto, mentre la performance peggiore riguarda la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, dove la nostra provincia è invece al penultimo posto a livello nazionale. Mantova è nella Top Ten riguardo all’indicatore “ricchezza e consumi” dove guadagna 24 posizioni rispetto all’anno precedente e si piazza al non posto. In positivo anche riguardo a “ambiente e servizi” (18°, +32), “giustizia e sicurezza” (20°, +25), “cultura e tempo libero” (46°, +22), mentre sono in rosso le voci “demografia e società” (35°, -5) e “affari e lavoro” (65°, -15). La qualità della vita Mantova è buona soprattutto per i giovani della fascia d’età 18-35 anni: il nostro territorio si piazza infatti al 14° posto, con una buona performance per la disoccupazione giovanile (11° posto), mentre è pessima quella dei laureati (95°). Per la fascia degli anziani Over 65 Mantova è al 20° posto. È buona la situazione per il reddito pensionistico (7°), ma c’è il rovescio della medaglia: Mantova è al 74° posto per consumo di farmaci da malattie croniche e al 91° per numero di infermieri non pediatrici, per non parlare dell’inquietante 61° posto per quel che riguarda la speranza di vita a 65 anni. Infine la nostra non è una provincia per bambini. Per la qualità della vita degli Under 15 Mantova è al 74° posto, e se la performance peggiore è quella relativa al numero di pediatri ogni mille residenti della fascia 0-14 anni (100°), quella migliore non va oltre il 28° posto del tasso di fecondità (numero medio di figli per donna, pari a 1,2).