MANTOVA «Non potrò esserci», aveva detto il sindaco ieri ai suoi supporter della “Lista gialla” che hanno tenuto un meeting al Multi Me di via Grazioli sulle opportunità di lavoro giovanile con progetti finanziati dal Comune. E il motivo? «A quell’ora ho il corso di inglese».
Di fatto poi Mattia Palazzi era presente all’appuntamento con i “gialli”, ma proprio quel suo corso di inglese ha dato flusso ad alcuni interrogativi. Come mai il sindaco di Mantova, con tutti gli impegni istituzionali che ha, sente il bisogno di prepararsi anche nella lingua “internazionale”? Niente-niente sta scaldando i motori in vista di una possibile promozione al parlamento Ue?
Che il Pd stia cercando di lanciare i propri pezzi più forti, anche nel tentativo di rilanciare se stesso alla tornata europea, lo si sapeva. Palazzi peraltro godrebbe di discrete chance, grazie ai supporti degli amici sindaci della circoscrizione lombarda. E per lui, oltretutto, si tratterebbe di lasciare l’incarico a mandato pressoché concluso. Guardacaso, anche Antonino Zaniboni aveva iniziato la propria preparazione da eurodeputato con lezioni di inglese. Coincidenza?
Era necessario a questo punto approfondire la questione con l’interessato. Ma lui, il sindaco, non è parso volersi sbilanciare. «Io continuo a ritmo serrato, lavoro per la città», si è limitato a dire Palazzi. Ma il “no” secco non glielo abbiamo sentito dire. Così come nemmeno il “sì”, a onor del vero. Che ci stia ancora pensando (magari in inglese)?