MANTOVA – «Il fatto che l’amministrazione di via Roma continui a vincere bandi statali e regionali finalizzati al finanziamento della rigenerazione urbana cittadina è un segnale positivo, ma non riusciamo a comprendere per quale motivo le opere pubbliche prioritarie per la città vengano sempre procrastinate favorendo la realizzazione di ciclabili costosissime». Questa la disamina preliminare del capogruppo in consiglio comunale di Forza Italia Pierluigi Baschieri, circa il piano triennale delle opere pubbliche per il capoluogo virgiliano recentemente licenziato dalla giunta Palazzi. Nell’elenco del programma delle opere pubbliche per il 2022 e contenuto del Documento Unico di Programmazione, sono infatti previsti più di 17 milioni di euro per interventi edilizi mentre per il 2023 e 2024 vengono ipotizzati altri 70 milioni di euro per lavori pubblici. «Sarà pur vero che la bicicletta è il mezzo più ecologico per la mobilità urbana – prosegue Baschieri – e la sicurezza dei ciclisti è importante, ma lavori pubblici come il recupero della Rocca di Sparafucile (2 milioni di euro) e la conclusione degli interventi del Palazzo del Podestà (8 milioni di euro) sono anni che la città li attende e vengono continuamente differiti nel tempo. A solo titolo esemplificativo il recupero della Rocca di Sparafucile doveva essere concluso tra il 2016 e il 2018 per ospitare la sede del consorzio turistico mentre ci si è limitati al solo ripristino delle facciate. Stessa sorte per il Palazzo del Podestà, la cui destinazione d’uso rimane un mistero, il cui destino assomiglia sempre più all’opera incompiuta della Sagrada Familia di Barcellona. Non parliamo poi delle riqualificazioni perennemente rimandate come quella di via Mori, il cui manto stradale sta sprofondando nella totale indifferenza, di viale Piave sempre più trafficata per effetto della nuova Esselunga e di Porta Giulia richiesta a gran voce dai residenti di Cittadella. A scomparire dal radar della politica cittadina sono anche il restauro del Palazzo Accademia, stimato in 300mila euro, che avrebbe dovuto ospitare il museo del risorgimento votato all’unanimità da tutto il consiglio comunale e gli interventi di manutenzione straordinaria per lo stadio Martelli, previsti solo nel 2024 con 500mila euro. Un po’ poco se consideriamo che il San Pio X in questi anni ha ottenuto dall’amministrazione comunale più di 1 milione per modernizzare il suo impianto sportivo. A preoccupare è lo stato della rete idrica cittadina oramai vetusta e non in grado di contenere le acque meteoriche con il rischio di allagamento per mezza città, non a caso il prestigioso advisor “Idrostudi Watercare Engineering” di Tea Acque, oggi Aqa, aveva stimato interventi per il prossimo decennio pari a 22 milioni di euro per ammodernare la rete. Questa Amministrazione nel 2022 ha previsto solo 100mila euro per la manutenzione della rete acque bianche di Borgochiesanuova in attesa di spendere poi 7 milioni di euro nel 2023 per l’adeguamento delle rete idrogeologica di via Mori, Rippa, Nazario Sauro e viale Risorgimento. Com’è inspiegabile il motivo per il quale nell’elenco annuale delle opere pubbliche siano stati inseriti 2,5 milioni di euro per il recupero della ex Bocciofila mentre la ristrutturazione della scuola media Bertazzolo sia slittata di un ulteriore anno nonostante quel plesso scolastico sia da anni in attesa di un intervento di ristrutturazione e sempre rimandato. Forza Italia farà di tutto per emendare questo elenco di opere dato che a settembre il Documento Unico di Programmazione dovrà per forza transitare per il consiglio comunale.