Pista rossa per le scritte anarchiche

MANTOVA  Le indagini della Digos sulle scritte “anarchiche” comparse nei giorni scorsi su alcuni muri di città sono indirizzate negli ambienti dell’estrema sinistra. Ciò che sta a significare che dai primi riscontri investigativi sembra che chi ha tracciato quelle scritte a spray apparterrebbe effettivamente allo schieramento politico cui vengono riferite. Al vaglio degli investigatori ci sono le immagini delle telecamere di sorveglianza sparse per il centro cittadino che potrebbero avere ripreso gli imbrattatori all’opera. Una di queste scritte è comparsa sulla chiesa di Ognissanti con tanto di firma con la A cerchiata. Questa come altre scritte comparse nei giorni scorsi in giro per la città fanno riferimento alla vicenda dell’anarchico Alfredo Cospito, da 107 giorni in sciopero della fame come forma di protesta contro il 41bis, un articolo della legge. 663 del 1986, che prevede un particolare regime carcerario per la cui rigidità carcerarie è anche noto come “carcere duro”. Una vicenda che ha scatenato proteste e scontri di piazza in diverse città italiane.