MANTOVA Più incidenti, ma meno morti sulle strade mantovane. A certificarlo l’Osservatorio Provinciale per il monitoraggio dell’incidentalità stradale, presieduto dal Prefetto di Mantova Carolina Bellantoni, per un’analisi sull’andamento dell’incidentalità stradale nella provincia di Mantova riferita all’anno 2019. Durante la riunione, il Prefetto ha richiamato la recente direttiva in materia adottata dal Ministro dell’Interno, in cui si ribadisce la necessità di dare impulso ad ogni iniziativa di prevenzione a livello territoriale per l’abbattimento dell’incidentalità stradale, nella prospettiva di adeguarsi agli standard indicati dall’Unione Europea. La riunione dell’Osservatorio ha costituito, quindi, l’occasione per un approfondimento sulle risultanze del lavoro di monitoraggio capillare sull’incidentalità per la provincia di Mantova, svolto dalla Sezione di Polizia Stradale, secondo le indicazioni diramate da specifiche direttive adottate dal Prefetto di Mantova. Dall’analisi effettuata, rispetto al precedente anno 2018, in cui si sono registrati in totale 1.156 incidenti stradali, con 31 morti complessivamente, si riscontra un andamento decrescente dell’incidentalità mortale, sebbene con valori che, nella sostanza, confermano una tendenza stazionaria del fenomeno. È da sottolineare, in ogni caso, un significativo risultato in termini di riduzione del numero di eventi e di morti su strada dalle prime rilevazioni compiute nell’anno 2001, che ha visto 82 decessi sulla strada, grazie anche agli interventi di miglioramento delle infrastrutture predisposti, in particolare, dall’amministrazione provinciale. Gli approfondimenti compiuti hanno permesso di rilevare come la causa principale d’incidentalità pare ricondursi, in primo luogo, all’inosservanza delle norme di comportamento alla guida, quali il mancato rispetto delle precedenze, l’eccesso di velocità e l’uso di telefoni cellulari, cui si aggiungono la guida in stato d’ebbrezza e sotto l’influsso di sostanze psicotrope. Dalla geolocalizzazione dei sinistri, specialmente di quelli con esito mortale, si è, inoltre, riscontrato che gli episodi si verificano prevalentemente in ambito extraurbano, senza, pertanto, evidenziare significative concentrazioni in particolari tratti della viabilità provinciale, sintomatiche di una particolare pericolosità dell’infrastruttura. Al riguardo, il Prefetto ha invitato i referenti delle Forze di Polizia e dell’Amministrazione Provinciale a proseguire nella mappatura della viabilità provinciale, anche al fine di individuare l’andamento dei flussi di traffico in transito, sia in orario diurno che notturno, per prevenire situazioni di criticità o pericolo.
Il Prefetto ha inoltre reso noto che il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica sarà investito per la pianificazione e la realizzazione di interventi coordinati di controllo su tutto il territorio provinciale per l’intero 2020, mediante l’implementazione di un dispositivo integrato tra le Forze di Polizia dello Stato e le Polizie Locali, secondo il modello consolidato delle operazioni “ad alto impatto”, per cui adotterà specifici atti di indirizzo.