MANTOVA Oltre un mese senza vedere un operaio lavorare in piazza Don Leoni. Ma ieri, rispettando le rassicurazioni del Comune, i lavori per il sottopasso della stazione sono ripresi. Risolti non ben chiariti motivi che avevano decretato lo stop del cantiere, le maestranze sono ritornate nel piazzale antistante lo scalo ferroviario per dare corso alla realizzazione del sottopassaggio ciclopedonale, che dovrebbe risolvere gli annosi problemi viabilistici della direttrice che corre fra il cavalcavia e via Pitentino.
Non sono passate molte settimane da quando un sopralluogo del sindaco Mattia Palazzi sembrava dare le rassicurazioni tanto attese dai cittadini: il problema, disse il sindaco rivolto all’assessore ai lavori pubblici Nicola Martinelli stava nella parvenza di una stasi, che in realtà non c’era: i lavori si svolgevano nel sottosuolo, disse, e quindi la gente non aveva la percezione dei lavori in corso. Ma era solo un abbaglio che aveva finito per oscurare anche gli occhi degli stessi amministratori locali. In verità, i lavori erano davvero fermi.
La ditta che, su autorizzazione di Rfi ha acquisito il subappalto dell’opera, aveva lamentato non ben precisati ostacoli nel prosieguo dei lavori, e da tempo non si vedeva escavazione: il cantiere transennato evidenziava, come a tutt’oggi, solo l’imbocco del futuro sottopasso, e a quanto dichiarato dai tecnici si concretizza solo la palificazione di sostegno delle pareti del sottopasso, partendo dal lato stazione Fs. Ma il sottopasso sembra solo tracciato, non ancora escavato.
Le reiterate accuse indirizzate all’amministrazione comunale vengono regolarmente rimbalzate dalla stessa, in quanto questa infrastruttura è in capo a Rfi. Il Comune interviene infatti nel progetto, interamente finanziato dalle ferrovie, solo per quanto riguarda la riqualificazione delle aree bus e taxi.