MANTOVA Avevano aggredito e rapinato il titolare di un centro massaggi a Porto Mantovano lo scorso 25 gennaio. I tre presunti autori della rapina sono stati fermati a bordo di una Volkswagen Tiguan, identificati e denunciati nei giorni scorsi dalla Polizia di Fermo; si tratta di tre cinesi, connazionali della vittima della rapina di due mesi fa. I tre malviventi avrebbero colpito anche in altri centri massaggi cinesi a Dalmine e a Empoli. A incastrare i tre rapinatori sono state soprattutto le analisi dei filmati di videosorveglianza del colpo messo a segno a Porto Mantovano, in cui vengono ripresi i tre e la stessa Tiguan su cui sono stati fermati. La ricostruzione dei fatti ha rivelato un modus operandi in cui i rapinatori hanno utilizzato armi improvvisate, come pistole e coltelli, insieme a strumenti di legatura, come fascette da elettricista e nastro adesivo. In particolare, gli agenti hanno notato un elevato grado di premeditazione: le rapine non erano frutto del caso ma piuttosto pianificate nei dettagli. Ciò ha consentito agli autori di intromettersi in ambienti considerati normalmente sicuri e riservati, creando un clima di paura all’interno delle comunità vittime di questi reati. Nell’auto dei tre cinesi è stata trovata una pistola semiautomatica in plastica, simile a un modello Beretta, ma modificata per apparire come un’arma vera. Inoltre sono stati sequestrati cinque pacchi di fascette da elettricista, nastro telato, materiale utilizzato per legare le vittime, e uno spray al peperoncino.