MANTOVA – Il 60% dei mantovani a tutt’oggi ha ricevuto almeno una dose di vaccino anti-Covid, mentre per la giornata di ieri la percentuale di somministrazioni nella nostra provincia è stata del 3,76%; in pratica è stato mantenuto il target che compete al Mantovano (4%). Se da un lato la provincia di Mantova rimane in coda rispetto alle altre della Lombardia sulla percentuale dei vaccinati, dal’altro il distacco resta comunque invariato, segno che la campagna di vaccinazione ormai procede di pari passo in tutta la regione. «L’unico vero problema è avere la disponibilità dei vaccini – spiega il direttore di Asst Mantova Raffaello Stradoni -. Oggi (ieri per chi legge, ndr) al centro vaccinale della Grana Padano Arena è stata fatta l’anamnesi di un centinaio di persone in attesa che venissero consegnate le dosi di vaccini Pfizer e Moderna. Appena questi sono arrivati abbiamo poi proceduto alle somministrazioni». Un chiaro esempio di quella che è una corsa al limite quella che viene fatta quotidianamente dai centri vaccinali mantovani. Questo mentre va esaurendosi la fase che riguarda la somministrazione di AstraZeneca. Ieri il coordinatore della campagna vaccinale Guido Bertolaso ha detto che questo vaccino in Lombardia praticamente non serve più. In realtà serve ancora per un po’: da quel che risulta infatti sono molti gli ultrasessantenni che rifiutano il richiamo eterologo chiedendo la somministrazione del vaccino anglo-svedese anche come seconda dose.