MANTOVA – Si è tenuto ieri a Palazzo Lombardia un tavolo di confronto tra Regione Lombardia, Rfi, la Provincia di Cremona e i Comuni interessati dal raddoppio ferroviario della tratta Piadena-Cremona a seguito del dibattito pubblico. Dal confronto è emersa la volontà di trovare un’alternativa alla soluzione progettuale ipotizzata da Rfi che prevedeva la realizzazione del raddoppio ferroviario tra Piadena e Cremona a una distanza di circa 20 metri dall’esistente binario. “La Regione Lombardia – dichiara l’assessore alle Infrastrutture e Opere pubbliche, Claudia Maria Terzi – ha registrato la posizione della Provincia e dei Comuni tutti favorevoli alla realizzazione della soluzione che prevede il minor impatto sul servizio ferroviario, a discapito della durata complessiva dei lavori, che secondo la stima di Rfi si allunga a 11 anni. L’ipotesi confermata dai territori prevede la realizzazione del raddoppio in affiancamento alla linea esistente, tra Piadena e Cremona e tra Cavatigozzi e Acquanegra con mantenimento dell’esercizio ferroviario. Accogliamo questo volere dei Comuni, ma, in tutta onestà evidenziamo anche che i lavori con la linea in esercizio aumenteranno la possibilità di disagi e di disservizi”.