Raddoppio ferroviario: Cremona va in cerca di fondi, fra i soliti ritardi

MANTOVA – Mentre si attende la fine della conferenza di servizi in corso a Mantova per dare il via ai progetti definitivi e alla realizzazione del primo lotto del raddoppio sulla Mantova-Codogno (questo tratto da 550 milioni si fermerà a Piadena), i cremonesi interessati a dare compimento all’opera si sono riuniti ieri sotto l’egida del Comune del Torrazzo. Col sindaco Gianluca Galimberti e numerosi rappresentanti delle categorie, c’era anche la commissaria Chiara De Gregorio e il deputato cremonese Luciano Pizzetti, molto attivo su questa infrastruttura.
Per la tratta Piadena-Cremona-Codogno le risorse per la realizzazione dell’opera sono già previste in 715 milioni nell’ambito del contratto di programma 2022-2026 tra Rete Ferroviaria Italiana e ministero delle Infrastrutture. La restante parte di finanziamento, per cui si ipotizzano circa 235 milioni aggiuntivi, sarà esattamente quantificata nella fase di redazione del progetto esecutivo, anche in considerazione degli aumenti dei costi dei materiali e delle opere compensative (principalmente legate al superamento di numerosi passaggi a livello.
Frattanto, anche ieri il sindaco bozzolese Giuseppe Torchio ha lamentato sulla propria pagina Facebook numerose cancellazioni o ritardi di treni diretti o provenienti da Milano. «Oggi come ieri. E domani come sarà? Vietato lamentarsi. W Trenord!» ha commentato Torchio.