MANTOVA – È entrato in un’armeria vestito da parà e ha detto che voleva visionare un’arma come un normale cliente. Fuori dal normale, però, oltre all’abbigliamento, è stato il suo comportamento subito dopo: all’improvviso con una mossa rapida e inaspettata ha caricato l’arma con delle munizioni che aveva in tasca e ha cominciato a dare in escandenscenze, seminando il panico. È successo l’altro ieri pomeriggio nell’armeria Piovanelli di Lonato del Garda. Il protagonista di questo sconclusionato blitz, un 45enne ex parà mantovano, ora si trova piantonato all’ospedale psichiatrico di Casiglione delle Stiviere. L’uomo, massiccio e con modi da Rambo, è stato subito disarmato da uno dei titolari, ma ha fatto di tutto per rientrare in possesso dell’arma, ingaggiando una colluttazione che ha coinvolto altre persone presenti. Per bloccarlo sono infatti intervenuti titolari, dipendenti e persino un cliente. Fino all’arrivo dei carabinieri della compagnia di Desenzano del Garda che lo hanno immobilizzato con ul taser. «Siamo intervenuti in cinque e non riuscivamo a bloccarlo – ha raccontato Andrea Piovanelli -. Abbiamo usato di tutto, dalle manette allo spray, ma lui si liberava. Un vero energumeno. Anche i carabinieri hanno faticato non poco con il taser, e alla fine per averne ragione è servito l’intervento dei sanitari con un calmante». L’ex parà è intatti stato sottoposto a Tso prima di essere trasferito a Castiglione. «Non sappiamo che cosa volesse fare, voleva vendicarsi con il mondo – conclude Piovanelli – Per fortuna ce la siamo cavata con qualche livido ma lo spavento è stato grande».