MANTOVA Domenica scorsa a Lodi si è tenuto il raduno degli Alpini della Lombardia e dell’Emilia Romagna. Centinaia di tricolori, centinaia di bandiere delle sezioni compresa quella nostra di Cremona-Mantova hanno sfilato per Lodi, la splendida città fondata dal Barbarossa nel 1158, raffigurato in una statua, che lo ricorda nonostante la sconfitta di Legnano a merito della Lega Lombarda alla quale partecipò anche Mantova.
Sulle montagne non c’è fango, Gli alpini amano la pace, “Don Carlo Gnocchi sei uno di noi”, riportavano gli striscioni che precedevano ogni gruppo. E in testa al corteo c’erano i sindaci, la protezione civile e le bande musicali che scandivano il passo di centinaia e centinaia di alpini.
L’Ana, è l’unica associazione che in Europa raccoglie migliaia e migliaia di Alpini che non solo conservano le memorie tristi e indimenticabili nelle vicende che li hanno coinvolti sulle Alpi, nella prima guerra mondiale, in Grecia e nelle steppe gelate della Russia nel 2° conflitto bellico, dove hanno combattuto senza odio e hanno sofferto per la fedeltà alla loro patria.
Anche oggi sono a presidio della pace in diverse parti del mondo nei paesi dove la pace è in pericolo. Ora la loro passione si è riversata nelle zone colpite da calamità nel nostro paese, come nell’occasione del Vajont, dei terremoti come nel Friuli, e delle inondazioni come in Emilia Romagna.
Dovunque c’è bisogno di soccorso immediato, i gruppi della Protezione civile, del patrimonio boschivo, delle unità cinofile, sono immediatamente presenti per portare aiuto e soccorso alle popolazioni.
Questo hanno voluto testimoniare anche gli alpini mantovani presenti alla manifestazione, interpretando quello striscione con la scritta: In montagna non c’è fango. Mentre ci sono scontri in Ucraina e in Palestina, la manifestazione degli Alpini è una invocazione alla pace testimoniata dalla solidarietà testimoniata sui campi di battaglia e ora anche aiutando chi soffre.