Calcio Serie C – Il “Città di Meda” si tinge di bianco e rosso tra cori, bandiere e tifo sfrenato

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Meda (Mb) La festa più lunga della storia biancorossa si è estesa fino in Brianza, sugli spalti dello stadio Città di Meda. La quartultima partita del Mantova, poco più che un’esibizione con tanto di formazione sperimentale, ha avuto il suo unico motivo di interesse nello spettacolo offerto dai 1.200 tifosi virgiliani accorsi a Meda. Settore ospiti gremito in gni ordine di posti, tribuna centrale praticamente appannaggio di altri supporter biancorossi, molti dei quali attaccati alle reti che separano le tribune stesse dal campo di gioco. Ciascuno con una sciarpa, una bandiera, una felpa o un cappello griffato Mantova, da esibire con immenso orgoglio. Insomma, uno stadio colorato di bianco e rosso. Dal primo istante in cui hanno preso posto, i tifosi virgiliani hanno avvolto l’impianto brianzolo di cori e incitamenti. Un tripudio di canti e applausi, simbolo di gioia incontenibile e pura. Da “la capolista se ne va” (il più gettonato quest’anno) al più recente “sento un brivido” mutuato dal brano sanremese di Dargen D’Amico, fino ai classici “forza Mantova alè alè alè” e “segna per noi, vogliamo vincere”.
E poco importa se in campo Monachello e compagni non stessero offrendo la loro prova migliore. Mai come ieri l’importante era esserci. Per condividere una gioia troppo a lungo repressa e che il pubblico mantovano merita di gustarsi fino all’ultimo sorso.
Sarà una lunghissima festa, un mese e passa di estasi che passerà attraverso tre partite di campionato e due di Supercoppa. Pregustando la stagione che verrà e che vedrà il Mantova cimentarsi con la Serie B dopo 14 anni di sfide desolanti tra C e D. Il luna park biancorosso ha appena aperto i battenti. Ci si diverte a prescindere, e non accadeva da un pezzo.