MANTOVA Ora l’intera banda è stata sgominata: due sono finiti in carcere mentre il basista, un 37enne che abita a Mantova, è indagato a piede libero per la rapina finita nel sangue di Noventa Vicentina. Nei giorni scorsi era stato arrestato uno dei due presunti autori della rapina, Maurizio Buoniconti, 45enne napoletano. Il suo complice invece era riuscito a sfuggire alla cattura; ma che la sua latitanza avesse le ore contate lo sapeva anche lui visto che quando lo hanno individuato e arrestato non ha opposto alcuna resistenza, e il fatto che lo abbiano trovato nella zona di Poggio Reale, il carcere di Napoli, è emblematico riguardo al fine-corsa cui era giunta la sua fuga. Anche Enrico Pace, 29anne napoletano, è finito dunque in carcere per l’omicidio di Mihaela Stoicescu, la 50enne rumena uccisa durante un furto finito in rapina lo scorso 13 marzo a Noventa Vicentina. Per Pace così come per Buoniconti le accuse sono di omicidio volontario, rapina aggravata e riciclaggio relativamente al fatto che i due malviventi avevano usato un’auto con la targa clonata. Se l’è invece cavata, almeno per il momento, con la sola accusa di concorso in rapina aggravata, N.F., un 37enne napoletano residente in città a Gambarara. L’abitazione dell’uomo, che ha alle spalle diversi precedenti penali, è stata sottoposta a una perquisizione da parte dei Carabinieri di Mantova. Dalle indagini condotte dai carabinieri di Vicenza è emerso che il 37enne avrebbe dato ospitalità e supporto a livello logistico ai due banditi nei giorni immediatamente precedenti alla rapina e dopo la loro fuga da Noventa Vicentina. Lo scorso 13 marzo i due malviventi avevano pedinato utilizzando una Fiat Panda con targa clonata, Alexandra Marasescu, una 33enne rumena che stava eseguendo una serie di prelievi in diversi sportelli Postamat per conto del proprio datore di lavoro. La donna aveva già prelevato circa 10mila euro che aveva nascosto nella Mercedes E220, al volante della quale c’era sua zia, Mihaela Stoicescu. Stando a quanto ricostruito dagli investigatori tramite i video delle telecamere di sorveglianza in zona, il più giovane dei due banditi sarebbe salito sull’auto cercando di scaraventare la donna fuori dall’abitacolo. La 50enne dopo aver opposto ferma resistenza si aggrappava ad una portiera del veicolo mentre il bandito ripartiva a tutta velocità zig-zagando per far sì che la donna mollasse la presa, facendola sbattere contro alcuni mezzi. Le ferite riportare non le avevano dato scampo.