MANTOVA Primo appuntamento per “Festa di piazze”: dalla rigenerazione urbana, agli artisti del Novecento, fino alla danza, dedicata a temi ambientali e comunitari. L’iniziativa, alla sua seconda edizione, prende spunto da un’idea della giornalista Paola Cortese ed è stata ieri illustrata dal presidente degli Amici di Palazzo Te e dei Musei Mantovani Italo Scaietta. Per una sera, via le auto dagli spazi urbani solitamente occupati da vetture o poco fruiti da parte dei cittadini, per farli diventare palcoscenici aperti a diversi tipi di potenzialità espressive. Molti dei luoghi scelti in questi due anni di percorso sono stati o saranno oggetto di rigenerazione urbana, come è accaduto anche per la zona intorno a piazza Gasometro, dove si è ieri svolto il primo appuntamento della rassegna, che proseguirà con altri tra incontri fino ad agosto.
A parlare di rigenerazione urbana, come mezzo per innescare processi positivi sotto diversi aspetti, sia per i cittadini sia per il contesto metropolitano, è stato l’assessore comunale Andrea Murari. Che ha citato esempi di grandi e piccoli interventi, tutti volti a costruire i vari tasselli che l’amministrazione programma per andare a comporre la città del futuro. Come l’esempio dell’area di Fiera Catena, dove si è prima dovuto procedere per sottrazione, togliendo quello che di decadente c’era, per realizzare giardini, una scuola, abitazioni più appetibili per il mercato ma anche esteticamente migliori. Tra i lavori in corso quelli in piazza don Leoni, che diventerà uno spazio fruibile e che con un sottopasso sarà collegato direttamente al lungolago. Un posto rinnovato negli ultimi anni senza intaccare le strutture: il quartiere di Lunetta, con i murales di “Without Frontier”. Un modo per far rallentare le auto lungo una strada dritta e ampia? Aggiungere vegetazione. Naturalmente nei punti giusti. Dare un differente aspetto a Porto Catena resta un altro grande sogno e obiettivo della giunta. E proprio questa location, come spiegato da Scaietta, attraverso una ricerca curata da Roberto Pedrazzoli, è stata ritratta da molti artisti mantovani del passato: se la dotazione di uno strumento moderno per fornire energia risale al periodo asburgico, appartengono, invece, alla prima metà del Novecento i dipinti ieri mostrati, che confermano quanto il contesto sia sempre stato, a modo suo, evocativo. In un quadro di Perina, in particolare, si nota distintamente l’edificio del gasometro, negli anni Cinquanta.
E poi l’esibizione di danza contemporanea del giovane gruppo Blaster collective dance, dal titolo “Vicenda”. Lo spettacolo è suddiviso in quattro parti, corrispondenti alle stagioni dell’anno, ciascuna legata a un concetto culturale o sociale: il cambiamento climatico, la povertà, la rinascita, l’evasione dal reale e il superuomo di Nietzsche.
Le coreografie sono state curate da Leandro Daniel Manrique, su ispirazione di Giada Mazzocco e Leandro Daniel Manrique. In scena Giada Mazzocco, Leandro Daniel Manrique e Alessandro Cormio. Con narrazione, a chiarire ciascun capitolo, di Debora Vezzani.
Per finire, il concerto “Paper Plane”, 50 anni di musica, tra diversi generi. Con Andrea Cattalani (chitarra, tastiera, voce), Roberto Fusaro (batteria), Giacomo Modè (basso e voce) e Giuseppe Sica (chitarra e voce). Alla manifestazione ha preso parte anche Confartigianato, con i suoi prodotti, per portare collaborazione all’esito generale della proposta anche sottolineando l’importanza dei prodotti locali. Il prossimo appuntamento è per martedì 18, in piazza San Leonardo. (Ilperf)