MANTOVA La città del futuro si scontra nel’arco di due giorni con la città del passato prossimo. Oggi, alle 19, nel palasport del Dopolavoro Ferrovieri di viale Fiume 11, il sindaco Mattia Palazzi dà appuntamento alla città nell’incontro programmatico (qualcuno lo vede come l’opportunità di lanciare, ufficializzandola, la propria candidatura per un mandato-bis in via Roma) “Futura – Il futuro della città. La Mantova del futuro”. Sabato, alle 15.45, nella sede di Forza Italia in via Calvi, il suo predecessore Nicola Sodano introdurrà un dibattito analitico sul mandato Palazzi dal titolo caustico: “Mantova 2015-2020. Tra effimero e realtà”.
Scontato vedere in questo faccia a faccia a distanza e differito il primo vero segnale di inizio della campagna elettorale. Palazzi chiamerà a raccolta sindaci d’area dem (Beppe Sala, Elena Piastra, Federico Pizzarotti, Brenda Barnini ed Emilio De Bono) per dimostrare, come annunciato, che «Mantova il suo futuro ha già iniziato a costruirlo, portando qui 63 milioni di euro da fuori, avviando grandi riqualificazioni urbane e aprendo due nuovi corsi di laurea. La città è uscita dall’immobilismo nel quale il centrodestra l’aveva infilata».
Al convegno del centrodestra, dove relazioneranno molti amministratori ed ex amministratori locali, con conclusione dei lavori affidata alla coordinatrice azzurra Anna Lisa Baroni, la censura all’operato di questa giunta si dà per certa già nel titolo dell’incontro: interventi di pura apparenza, “effimeri” appunto, ma il futuro vero, dice Fi, è un’altra cosa.