MANTOVA A distanza di due anni dall’avvio dei lavori ancora non si vede la luce. Il cantiere del sottopasso per la stazione ferroviaria, in piazza don Leoni, rallentato da una lunga sequenza di impedimenti, che al momento hanno dilatato il termine di oltre un anno, è infatti diventato a tutti gli effetti un vero e proprio giallo. «Gli interventi pubblici iniziati nel novembre del 2022 – dichiara in merito il capogruppo di Forza Italia Mantova Pierluigi Baschieri – dovevano concludersi nel febbraio del 2023 secondo un crono-programma di quindici mesi, mai rispettato.
Prima una tubatura di cemento sconosciuta ai più, poi il ritrovamento di reperti archeologici, a seguire le piogge tropicali hanno contribuito ad alimentare i ritardi della ditta Site srl di Napoli, affidataria dell’appalto bandito da Rete Ferroviaria Italiana. Si tratta di un investimento di denaro pubblico da 3,1 milioni: Rfi si è accollata la fetta più grossa, 2.350.000 euro, mentre il Comune i restanti 750mila euro. Oramai le opere edili nei cantieri gemelli della piazza, relativi alla riqualificazione delle aree esterne al sottopasso sono pressoché terminati con il rinnovo della pavimentazione e l’allargamento della fascia pedonale in corrispondenza della stazione passante di Apam. Vero è che la responsabilità della corretta esecuzione dei lavori ricade sotto lo stretto controllo delle Ferrovie dello Stato, ma questa amministrazione comunale qualche segnale di vita potrebbero anche darlo ai cittadini. Il Comune sta adottando un atteggiamento pilatesco di fronte alle lungaggini del cantiere. Non ci voleva un ingegnere civile per comprendere che non era semplice la realizzazione di un tunnel per un attraversamento sotterraneo che raggiunge quota 12,70 metri sotto il livello stradale, lungo circa 15,90 metri da parte a parte della piazza, largo 4 metri e collegato da scale e da due ascensori.
Dalle recenti foto rese disponibili dai residenti della zona si evince che le escavazioni iniziali, propedeutiche alla buona riuscita dell’opera, siano state recentemente oggetto di rinterri. Non si comprende a che punto sia lo stato d’avanzamento dei lavori. È sufficiente leggere i pannelli informativi del cantiere per comprendere le difficoltà tecniche della ditta appaltatrice, il primo all’entrata riporta una durata dei lavori di 270 giorni mentre il secondo a ridosso del cantiere di 455 giorni. Termini già ampiamente sforati.
A preoccupare è sempre la condizione della mobilità che è fortemente compromessa e ha ricadute pesantissime sull’intera viabilità di via Pitentino con colli di bottiglia per le auto in quasi tutte le ore della giornata. Più che mai legittimo quindi interrogare l’assessore ai lavori pubblici Nicola Martinelli per chiedergli se sono intervenute delle varianti in corso d’opera rispetto al progetto iniziale e quale sia il termine fissato dal nuovo crono-programma dei lavori».