Stalking all’amante del marito, l’imputata: “Mai perseguitata”

tribunalemantova-1-696x522

Mantova Stalking, lesioni personali aggravate e accesso abusivo a sistema informatico. Queste le ipotesi di reato ascritte a una cinquantenne infermiera residente nel capoluogo virgiliano. Nello specifico i fatti a lei addebitati risalirebbero nello specifico al biennio 2019-2020 quando, dopo aver scoperto la nuova relazione sentimentale intrapresa dall’ex marito con un’altra, l’accusata avrebbe quindi preso ad importunare a vario titolo la “rivale”. Una vicenda, a seguito di denuncia-querela, poi presa in carico dalla procura distrettuale di Brescia, stante la competenza per materia dell’ultima contestazione. Stando infatti al novero delle contestazioni l’imputata, così come sostenuto in avvio d’istruttoria dalla stessa persona offesa – costituitasi parte civile con l’avvocato Roberta Ramelli – oltre a rendersi responsabile, sempre presuntivamente, di molteplici atti persecutori, quali pedinamenti e, soprattutto, messaggi o telefonate dal tenore denigratorio e offensivo, sarebbe pure stata autrice di un accesso informatico abusivo. In questo caso, approfittando del proprio ruolo lavorativo, sarebbe entrata in possesso, accedendo telematicamente alla cartella sanitaria, di informazioni sensibili relative al figlio della parte lesa. Una volta violata la privacy avrebbe quindi inoltrato all’altra un sms in cui, segnatamente, consigliava di pensare alla salute del figlio anziché rubare i mariti altrui. In un caso inoltre, durante un incontro all’Anconetta, avrebbe aggredito la presunta vittima, spintonandola e graffiandola. Una ricostruzione inquirente ricusata su tutta la linea ieri dall’imputata – difesa dall’avvocato Maria Grazia Galeotti. «L’ho conosciuta nel 2019 perché frequentavamo lo stesso corso di ballo – ha sostenuto la donna in aula – ma anche a fronte della scoperta del rapporto extraconiugale con mio marito non l’ho mai perseguitata. Gli accesi al portale sanitario dei pazienti – ha proseguito – li ho fatti solo per vedere se nel frattempo avesse cambiato residenza. Ma alla fine sono stata io vittima quando, nel febbraio 2021, lei, mi ha aggredito tirandomi per il giubbotto e graffiandomi in volto». (loren)

newspaper-rec728