MANTOVA Tra i protagonisti dell’udienza in cui si deciderà se riaprire il processo per la strage di Erba, che si è tenuta ieri in tribunale a Brescia c’è una vecchia conoscenza della giustizia mantovana. Si tratta di Domenico Chiaro, avvocato generale della Corte d’Appello di Brescia, che ha ricoperto a Mantova l’incarico di reggente della Procura della Repubblica nel periodo di avvicendamento tra Antonino Condorelli , che lasciava l’ufficio di via Poma per trasferirsi in quello della Procura generale di Venezia, e Manuela Fasolato, nel 2016. Domenico Chiaro, del quale nella sua breve permanenza a Mantova va ricordata l’operazione Kilometro Zero che diede il via al filone della truffa delle auto usate con chilometraggio modificato, ieri ha parlato per primo in aula. Le istanze di revisione del processo per la strage di Erba sono caratterizzate da “manifesta inammissibilità” e sono “prive di motivazioni”, ha detto. Quelli presentati dalla difesa di Olindo Romano e Rosa Bazzi “non sono fatti nuovi dal punto di vista probatorio”. Ogni decisione è rinviata al prossimo 16 aprile.