MANTOVA Sembrava sparito dai radar delle comunicazioni, nonostante la partita fosse ormai in mano al Cipe e pure commissariata. Invece, a quanto pare, per il Tibre ci sono ostacoli in vista. Il più rilevante? La mancanza di accantonamenti finanziari. Insomma, la bretella autostradale Tirreno-Brennero parrebbe a rischio di rimanere nel novero dei tanti progetti nei cassetti delle buone intenzioni. E vien da sé che, per le connessioni che questa autostrada presenta in relazione all’altra autostrada, la Mantova-Cremona, anche la futura rete autostradale complessiva verrebbe a essere seriamente compromessa.
Il timore arriva proprio dall’assessore alle infrastrutture della Regione Emilia Romagna Andrea Corsini, che come riportato dalla stampa Cremonese, avrebbe dichiarato: «Per il completamento dell’autostrada Tirreno-Brennero servono investimenti considerevoli che oggi non sono previsti».
La bretella Tibre, infatti, ha la sua entrata in territorio emiliano, a Fontevivo di Parma, in collegamento con l’autocamionale della Cisa. Secondo le pianificazioni, avrebbe dovuto trovare il punto d’arrivo sulla A22 a Nogarole Rocca, creando un asse di congiunzione fra la direttrice tirrenica e le diramazioni autostradali del brennero, vitali per l’export.
L’annuncio di Corsini, fatto durante l’incontro con l’Ascom di qualche giorno fa. Viene da sé che tutte le infrastrutture compensative previste sia nel territorio del Casalasco che del Mantovano rimarranno parole, come parole è rimasto il Tibre per 40 anni.