MANTOVA – E’ attesa per oggi la consegna di 13-14 vassoi di vaccino Pfizer, mentre le scorte attualmente disponibili di AstaZeneca e Moderna vengono tenute come scorta per la somministrazione dei richiami. E’ una situazione di stand-by sul fronte della vaccinazione quella che sta attraversando la nostra provincia che in questi ultimi giorni è tornata in fondo alla graduatoria regionale per prime dosi somministrate (33,04%). Stand-by dovuto all’attesa di novità sulle modalità d’impiego dei vari tipi di vaccino. Tra queste ci sono l’estensione della somministrazione del vaccino AstraZeneca anche agli Under 60 e il periodo d’attesa tra prima dose e richiamo del vaccino Pfizer. Il primo caso è materia su cui sta valutando il Cts, mentre sul secondo caso è la stessa Pfizer a raccomandare il richiamo a 21 giorni dalla prima dose, ciò che metterebbe in crisi l’attuale programmazione visto che le regioni hanno allungato questo periodo a 42 giorni. «Noi ci atteniamo alle indicazioni regionali – taglia corto il direttore di Asst Mantova Raffaello Stradoni -, e il fatto di avere unificato il periodo per il richiamo a sei settimane sia per Pfizer che per Moderna ci permette di pianificare con maggiore facilità la campagna vaccinale. Gli ultimi dati inviati da Ats – aggiunge – segnano un netto calo di contagi della fascia d’età sopra i 65 anni, segno che i vaccini stanno funzionando». La capacità vaccinale dei centri mantovani è di circa 23mila somministrazioni settimanali. Attualmente le somministrazioni settimanali sono intorno alle 15mila. Nota positiva: ieri non c’era gente in coda sotto la pioggia.