MANTOVA – Che il provvedimento cautelare disposto precipuamente per arginare reati da codice rosso, quali maltrattamenti e stalking, non sortisca sovente l’effetto auspicato, lo si evince già dall’elevato numero di violazioni di specie registrate nel solo ultimo periodo in provincia di Mantova. Diversi infatti, tra la fine di dicembre e l’inizio di questo nuovo anno, i casi virgiliani, anche di recidiva, afferenti l’inottemperanza della misura del divieto di avvicinamento ai luoghi abitualmente frequentati dalla persona offesa o di mantenimento di una certa distanza dalla stessa o ancora altresì di allontanamento dalla casa familiare. Divieti spesso pure accompagnati dall’ulteriore misura di sicurezza contro la violenza di genere costituita nella circostanza dal braccialetto elettronico.
Ma che purtroppo però anche l’applicazione di tale dispositivo non mette del tutto al riparo la vittima dalla minaccia del proprio persecutore. A dimostrarlo i recenti episodi, accomunati in toto una volta perpetrati dall’approdo in un aula di tribunale dapprima con la convalida dell’arresto e quindi con il conseguente processo penale. Come ad esempio, tanto per citarne qualcuno, il caso del 55enne finito giusto l’altro ieri sul banco degli imputati per essersi presentato, lo scorso 2 dicembre, davanti all’abitazione della ex compagna, dalla quale invece era tenuto per disposizione a tenersi alla larga da circa un mese, addirittura armato di tutto punto stante il ritrovamento nelle sue tasche di un coltello a serramanico, un seghetto e due cacciaviti. Per lui oltre alle manette si erano così anche aperte le porte del carcere. Oppure per il 52enne indiano sorpreso il 5 gennaio dai carabinieri di Poggio Rusco nel luogo in cui gli era proibito stare, vale a dire a casa della moglie, soltanto 72 ore dopo l’arresto in flagranza per maltrattamenti nei confronti della donna, aggredita a colpi di padella, nonché 24 ore dopo le misure disposte dal gip. E infine quello che ha visto un giovane domiciliato nel campo cittadino di via Guerra finire nuovamente nei guai per essersi ripresentato indebitamente l’altra notte alla porta della ex fidanzata. Scattate anche per lui le manette ieri è comparso davanti al giudice Raffaella Bizzarro che, oltre alla convalida, ha aggravato la misura spedendolo direttamente in carcere.