BOLOGNA Dopo il successo al Rossini Opera Festival di Pesaro la scorsa estate, dal 18 al 27 febbraio arriva al Teatro Comunale di Bologna Il signor Bruschino, farsa giocosa in un atto di Gioachino Rossini su libretto di Giuseppe Foppa, nell’allestimento ideato dal duo creativo franco-canadese Barbe & Doucet, con le luci di Guy Simard, e affidato alla giovane bacchetta di Michele Spotti.
Tratta dalla commedia francese Le fils par hasard di Alissan de Chazet ed E.T. Maurice Ourry, Il signor Bruschino, ossia Il figlio per azzardo è l’ultima delle cinque farse composte da Rossini per Venezia e narra delle peripezie messe in campo dai due giovani innamorati Florville e Sofia per unirsi in matrimonio, nonostante la ragazza fosse già stata promessa in sposa dal suo tutore Gaudenzio al figlio del signor Bruschino. Fu un fiasco il debutto dell’opera al Teatro San Moisè di Venezia il 27 gennaio 1813, tanto che lo spettacolo restò in cartellone solo per quella prima recita; ma ciò non fermò l’ascesa di Rossini, che solo dieci giorni dopo nella stessa città otteneva largo consenso per la messinscena di Tancredi alla Fenice. Attivi insieme dal 2000, con oltre trenta produzioni operistiche, tra le quali si ricordano Il flauto magico mozartiano per il Festival di Glyndebourne, Il Bravo di Mercadante per il Festival di Wexford o in Italia Don Pasquale di Donizetti al Carlo Felice di Genova e Pelléas et Mélisande di Debussy al Regio di Parma, il regista Renaud Doucet e lo scenografo e costumista André Barbe spostano l’ambientazione del Signor Bruschino dal castello di Gaudenzio a un veliero. La scelta è scaturita dalla lettura del testo originale, in cui Bruschino è figlio del comandante di una nave e da cui si evince che il matrimonio di Florville e Sofia sarebbe stato legalmente valido solo se officiato in mare dal capitano di una imbarcazione. A Bologna la regia è ripresa da Luca Baracchini. Il ventottenne Michele Spotti, già applaudito sul podio di questa produzione a Pesaro, è uno dei più apprezzati direttori d’orchestra della giovane generazione. Reduce dai recenti successi nel Guillaume Tell di Rossini a Marsiglia, nella Fille du régiment al Festival Donizetti Opera di Bergamo, nel 2022 Spotti è impegnato nel Don Carlos di Verdi al Teatro di Basilea, ancora con Rossini nella Cenerentola alla Bayerische Staatsoper di Monaco e con La Belle Hélène di Offenbach alla Komische Oper di Berlino. In Sala Bibiena, dove dirige per la prima volta l’Orchestra del Teatro Comunale, guida un cast vocale che vede tra gli interpreti il baritono Giorgio Caoduro nei panni di Gaudenzio – già protagonista al ROF –, il soprano Hasmik Torosyan in quelli di Sofia, il basso-baritono Simone Alberghini come Bruschino (Padre) e il tenore Pierluigi D’Aloia – formatosi alla Scuola dell’Opera del TCBO – nelle vesti di Florville. Completano la compagine vocale Manuel Amati nel ruolo di Bruschino (Figlio), Gianluca Margheri in quello di Filiberto, Enrico Iviglia come Commissario – tutti e tre già sul palco al ROF – e infine Francesca Cucuzza come Marianna. Le recite felsinee del Signor Bruschino, co-prodotto dal Teatro Comunale di Bologna, dal Rossini Opera Festival di Pesaro e dalla Royal Opera House di Muscat, saranno precedute – circa 45 minuti prima dell’inizio – da una breve presentazione dell’opera nel Foyer Rossini del Teatro Comunale.
Elide Bergamaschi