CASERTA Mercoledì 7 dicembre si aggiungerà un nuovo prezioso capitolo al repertorio contemporaneo per pianoforte. Al Museo Archeologico di Calatia a Maddaloni (Caserta), per la stagione concertistica «Autunno Musicale Campano» diretta da Antonino Cascio, Massimiliano Damerini eseguirà in prima assoluta la nuovissima Sonata n. 8 per pianoforte del compositore Carlo Alessandro Landini (classe 1954). Frutto di una personalissima riflessione compositiva, la Sonata arricchisce di una nuova tappa il lungo e intenso cammino di Carlo Alessandro Landini nel mondo del pianoforte, sviluppato con instancabile ricerca e con sguardo volto a sondare il mistero e l’immensità del tempo.
“In rapporto alla lunghissima «Sonata n. 5» – spiega Carlo Alessandro Landini – questa «Sonata n. 8» è più breve, circa 58 minuti di musica. Una manciata di minuti più della «Sonata n. 7», sempre nell’esecuzione del pianista Massimiliano Damerini. Il problema di tutte le forme chiuse, parliamo delle «grandi forme» o macroforme, è quello degli Sviluppi (che storicamente divengono problematici nella produzione di Beethoven fino a «esplodere» nelle Sonate di Schubert). Mentre per le altre due Sonate qui nominate ho applicato un procedimento di tematizzazione degli Sviluppi, ossia di deduzione dagli incisi e temi portanti, in questa Sonata ho adottato una cesura esplicita tra movimenti, però strutturalmente interlacciati fra loro. La sospensione (o messa in parentesi momentanea) della diegesi narrativa comporta ovviamente un diverso trattamento delle dinamiche e un rimodellamento dei singoli movimenti, qui rispettivamente di 20 («Andante con moto»), 5 («Calmo») e 28 («Quasi una fantasia») minuti circa. All’interno del Terzo movimento si rintracciano delle sub-unità significative, così articolate nell’ordine: 1. Adagio, 2. Gaillarde, 3. Ricercare I, 4. Ripresa I, 5. Ricercare II, 6. Ripresa II, 7. Morendo, doloroso. Per l’attivazione e mantenimento a regime del processo attenzionale ho fatto ricorso a misure classiche. Il Secondo movimento («Calmo») è eseguibile separatamente e reca il titolo «Visitation de la Vierge», un omaggio all’omonimo dipinto a tempera su tavola di Domenico Ghirlandaio, 1491.”
Per questo nuovo brano il compositore ha utilizzato uno speciale algoritmo (il cosiddetto 1/f spectral patterning escogitato nel 2009 da James E. Cutting, docente all’americana Cornell University) il quale consente di applicare alla composizione musicale la tecnica del montaggio cinematografico, ossia un certo numero di «tagli» e di cambi di scena per unità di tempo. La nuova Sonata n. 8 che andrà in scena il 7 dicembre a Maddaloni fa assomigliare il brano, per il numero di eventi che lo caratterizzano al proprio interno, a uno qualunque dei film di media durata prodotto da Hollywood negli anni ’50-’60. In altre parole, questa lunga Sonata n. 8 di Landini possiede il ritmo di una qualunque pellicola tra quelle firmate da Billy Wilder, da Howard Hawks, da John Ford.
Un concerto-evento che vede il celebre pianista Massimiliano Damerini, interprete privilegiato delle opere di Landini e considerato uno degli interpreti più rappresentativi della sua generazione, impegnato ad accompagnare il pubblico tra la sapiente profondità delle molteplici trame creative della Sonata.