La salvezza passa attraverso le parole dell’arte

Mantova Le tante facce di un artista. Del Palazzo che ospita le sue opere in mostra. De Le Metamorfosi. Da questa ispirazione si è sviluppato il reading Picasso. L’arte che salva, ieri sera in scena nella sala dei Cavalli di Palazzo Te. Un evento nell’ambito del programma pubblico affiancato all’esposizione Poesia e Salvezza. Dedicata, appunto, all’artista di Malaga. Al suo rapporto con la scrittura, con i componimenti poetici, molti ne ha prodotti lui stesso, alla simbiosi con i letterati del suo tempo. Un legame che ha supportato il pittore in momenti di fragilità della sua vita. Quando gli venne rifiutata la naturalizzazione francese, nel 1940. Nonostante il successo già ottenuto e la popolarità raggiunta. Poiché considerato comunque un anarchico, definizione non necessariamente negativa, simbolo di una forma espressiva incomprensibile. Così la mostra mantovana si intreccia con quella milanese di Picasso lo straniero, a Palazzo Reale. Curatrice delle due rassegne è la storica Annie Cohen-Solal. Che ha voluto nelle due proposte mostrare sfaccettature ai più sconosciute di Pablo Picasso. Grazie anche all’ampia ricerca da lei stessa portata avanti e ai documenti emersi, indispensabili per descrivere il pittore attraverso punti di vista inediti.
Gli stessi arrivati al pubblico dalla rappresentazione di Ars Creazione e Spettacolo, portata sul palco da Raffaele Latagliata, Valeria Perdonò e Federica Restani, che ha curato anche la regia dello spettacolo.
Partendo, appunto, dalla parola. In particolare quella riferita a Le Metamorfosi, opera classica che Picasso spesso ripreso, nei suoi scritti e nei suoi lavori. Un testo che, in immagini, riempie le pareti di Palazzo Te. E che dall’iconografia della villa gonzaghesca emana suggestioni. Che portano alla salvezza. Una salvezza che non riguarda più solo l’artista, ma diventa collettiva.
Prossimi appuntamenti in programma il 12 ottobre alle 19.30 e il 13 alle 11 con una vetrina coreografica a Palazzo Te: compagnia ospite Cie Irene K. (Belgio); direzione artistica di Greta Bragantini e Giovanna Venturini; in collaborazione con Iuvenis Danza. Per informazioni palazzote.it.
Ilaria Perfetti