L’Autarena Ensemble protagonista del concerto di 23 marzo in San Maurizio a Milano

MILANO Sabato 23 marzo si rialza il sipario su Vespri musicali in San Maurizio, rassegna concertistica con la direzione artistica di Gianluca Capuano e con sede nella straordinaria cornice della chiesa milanese di San Maurizio al Monastero Maggiore. Protagonista del concerto che inaugura la seconda parte della stagione è l’Autarena Ensemble – Ayako Matsunaga e Agnes Kertsz, violini, Gianni De Rosa, viola, e Antonio Papetti al violoncello e alla direzione artistica – formazione dedita all’approfondimento della prassi esecutiva con strumenti originali.
Intitolato Haydn tra sacro e profano, il concerto accosta due capolavori di Franz Joseph Haydn (1732-1809) composti entrambi dopo il 1778, anno in cui si stacca dallo stile galante nella composizione dei quartetti d’archi raggiungendo una piena maturità della forma classica. Il programma prevede una selezione della versione per quartetto del 1787 delle Ultime sette parole di Cristo sulla croce op. 48, trascritta dallo stesso Haydn dopo il successo della sua versione per orchestra. La versione per quartetto è costituita da un corpus di sette sonate in tempo lento che meditano le ultime parole pronunciate da Cristo in croce. L’introduzione, come fosse una grande Ouverture, crea il pathos del calvario; a seguire le sette sonate caratterizzate dalla delineazione dello stato d’animo di Gesù, del buon ladrone, di Maria e Giovanni e dei crocifissori. Dominata da un profondo afflato emotivo, unito all’assoluta perfezione formale dell’impianto musicale, l’opera risulta a tutt’oggi uno dei massimi capolavori dell’autore.
La seconda parte del concerto vede in scaletta l’esecuzione del Quartetto per archi in sol maggiore op. 76 n. 1, il primo della raccolta di sei quartetti dedicati al Conte Erdödy, composto a Vienna nel 1797 in quattro movimenti, opera che evidenzia l’evoluzione del linguaggio quartettistico di Haydn, tra richiami barocchi, alternanza di procedimenti quasi polifonici di natura contrappuntistica e momenti di impianto armonico, con il frequente uso di temi e motivi popolari attinti dalla musica folkloristica.
Un appuntamento che, nel percorso di ascolto tra sacro e profano, consente di riscoprire pagine di fascino sempre vivo, con momenti di grande virtuosismo e intensità cameristica.