Remo Anzovino con il suo Don’t Forget to Fly  tour approda al Bibiena

MANTOVA Domani Remo Anzovino con il suo Don’t Forget to Fly  tour approda al Bibiena. In concomitanza con l’uscita del nuovo straordinario album di inediti Don’t Forget to Fly (Believe International) – il
primo completamente piano solo – torna su tutti i palcoscenici italiani il compositore e pianista Remo Anzovino con
un progetto che traduce in puro suono il sogno e il bisogno degli esseri umani di volare.
Nel concerto dal vivo Remo Anzovino proporrà l’intera suite e trasporterà il pubblico nella dimensione onirica del
volo. Nella seconda parte, eseguirà tutte le hit estratte dagli album di studio e dalle colonne sonore più importanti
che lo hanno imposto nel mondo come uno dei più originali e influenti compositori e pianisti della scena strumentale
contemporanea. “Don’t Forget to Fly” è un vero e proprio concept album, nato come atto d’amore per il
pianoforte, pensato e composto nella dimensione di un sogno si contraddistingue per leggerezza e luminosità.
Un viaggio tra le mille possibilità espressive e stilistiche del pianoforte, un’esplorazione onirica del volo e del pianeta
dell’aria in cui l’ascoltatore è chiamato a vivere la seconda vita di Icaro. Una seconda occasione in cui le ali non
vengono bruciate dal sole, che, sorprendentemente, ci accoglie come una Grande Madre. Registrato dal grande
fonico ECM Stefano Amerio nel Teatro di Fiesole, Anzovino ambienta il suo nuovo lavoro sul Monte Ceceri a Fiesole,
recandosi così nei luoghi dove la leggenda vuole che Leonardo Da Vinci abbia effettuato le prove di volo,
componendo una moderna suite in 12 movimenti con la quale consente all’ascoltatore di vedere tutte le immagini
dinamiche dell’esperienza nel pianeta dell’aria.
Attraverso questa metafora, l’artista invita l’ascoltatore a cercare nella realtà di tutti i giorni il cielo dove far vivere i
propri sogni, i propri desideri, traducendo in puro suono il bisogno degli esseri umani di volare, le immagini
dinamiche di un sogno che si rivela come un potente mezzo di interpretazione della realtà. Come un moderno
sciamano, il compositore ci accompagna in uno strabiliante mondo delle meraviglie in cui si nuota nell’aria, si scopre
che il cielo è un immenso prato di fiori e ci si stende a riposare su un’amaca posizionata tra due nuvole.
Il piano solo acquista la forza di un’orchestra e ci fa sentire con una raffinata sincope la pulsazione del cuore e il
desiderio che prevale sulla paura (The Second Life Of Icarus), descrive attraverso una struggente ballata
mediterranea la luce transitoria della luna, prima che svanisca nel giorno, (Morning Moon), annulla la forza di gravità
permettendoci di volare ad alta quota (No Gravity) si scatena nello strepitoso tango di un equilibrista (On a
Tightrope), danza sulla coreografia di uno stormo di uccelli (Dance of Birds), è la voce di una foresta di alberi che
adornano il cielo (Celestial Trees).