BOLOGNA (ITALPRESS) – Il Gruppo Hera e’ al fianco dell’Istituto Superiore di Sanita’ per fronteggiare l’emergenza sanitaria imposta dal Coronavirus. La multiutility, presente in Emilia-Romagna, Marche e triveneto, e’ infatti tra le aziende alle quali il principale centro di ricerca, controllo e consulenza tecnico-scientifica in materia di sanita’ pubblica in Italia ha chiesto di partecipare a uno studio sull’eventuale presenza e concentrazione del virus SARS-CoV-2 – meglio noto come “Coronavirus” – nei reflui urbani.
Lo scorso 7 aprile, inoltre, Hera ha fornito un contributo alla stesura del Rapporto ISS COVID-19 n. 10/2020 “Indicazioni ad interim su acqua e servizi igienici in relazione alla diffusione del virus SARS-CoV-2”.
Opportunita’ nate anche sulla base del rapporto di collaborazione e fiducia stabilitosi da tempo con l’SS e consolidatosi nell’ambito dello sviluppo dei primi Piani di Sicurezza dell’Acqua (Water Safety Plans).
Il progetto sperimentale con ISS sui reflui fognari urbani
Il Gruppo Hera e’ dunque stato coinvolto nel progetto sperimentale avviato dall’ISS relativo alla rilevazione della presenza di SARS-CoV-2 nei reflui fognari urbani. Il progetto intende principalmente sviluppare una metodica analitica specifica per la rilevazione e la quantificazione della presenza del virus SARS-CoV-2 in reflui fognari. “L’auspicio – spiega Hera in una nota – e’ che tale metodica possa consentire di effettuare monitoraggi generali a livello di interi agglomerati urbani in grado di dare indicazioni sull’andamento epidemico (inizio, fase di crescita, fase stazionaria, fase di decrescita, esaurimento).
Secondo diversi studi internazionali, infatti, potrebbe essere possibile tracciare la diffusione del virus nella popolazione in modo aggregato proprio a partire dagli scarichi fognari”.
L’obiettivo e’ aggiungere questa informazione ad altri dati di carattere sanitario e demografico per costruire un modello predittivo del trend di sviluppo della malattia nella comunita’ servita da quella rete.
Con frequenza settimanale, Hera prelevera’ campioni di reflui nei punti terminali delle reti fognarie di Modena, Bologna e Rimini, prima che questi siano sottoposti al trattamento di depurazione. Per questa attivita’ il Gruppo Hera si e’ mobilitato gia’ da alcune settimane e nei giorni scorsi ha avviato la raccolta dei primi campioni.
E il contributo del Gruppo Hera a questo studio non si ferma con la disponibilita’ a prelevare i campioni: “fa parte della multiutility, infatti, anche una consolidata struttura di analisi, il laboratorio Heratech, un centro analisi che rappresenta una delle piu’ avanzate realta’ nazionali nei servizi per la sicurezza e il controllo della qualita’ e dell’ambiente – prosegue la nota -. Questa struttura, che gia’ si e’ dotata della strumentazione scientifica necessaria, collaborera’ con l’Istituto Superiore di Sanita’ proprio andando a ricercare e misurare le concentrazioni di virus nei campioni raccolti”.
(ITALPRESS).
Lo scorso 7 aprile, inoltre, Hera ha fornito un contributo alla stesura del Rapporto ISS COVID-19 n. 10/2020 “Indicazioni ad interim su acqua e servizi igienici in relazione alla diffusione del virus SARS-CoV-2”.
Opportunita’ nate anche sulla base del rapporto di collaborazione e fiducia stabilitosi da tempo con l’SS e consolidatosi nell’ambito dello sviluppo dei primi Piani di Sicurezza dell’Acqua (Water Safety Plans).
Il progetto sperimentale con ISS sui reflui fognari urbani
Il Gruppo Hera e’ dunque stato coinvolto nel progetto sperimentale avviato dall’ISS relativo alla rilevazione della presenza di SARS-CoV-2 nei reflui fognari urbani. Il progetto intende principalmente sviluppare una metodica analitica specifica per la rilevazione e la quantificazione della presenza del virus SARS-CoV-2 in reflui fognari. “L’auspicio – spiega Hera in una nota – e’ che tale metodica possa consentire di effettuare monitoraggi generali a livello di interi agglomerati urbani in grado di dare indicazioni sull’andamento epidemico (inizio, fase di crescita, fase stazionaria, fase di decrescita, esaurimento).
Secondo diversi studi internazionali, infatti, potrebbe essere possibile tracciare la diffusione del virus nella popolazione in modo aggregato proprio a partire dagli scarichi fognari”.
L’obiettivo e’ aggiungere questa informazione ad altri dati di carattere sanitario e demografico per costruire un modello predittivo del trend di sviluppo della malattia nella comunita’ servita da quella rete.
Con frequenza settimanale, Hera prelevera’ campioni di reflui nei punti terminali delle reti fognarie di Modena, Bologna e Rimini, prima che questi siano sottoposti al trattamento di depurazione. Per questa attivita’ il Gruppo Hera si e’ mobilitato gia’ da alcune settimane e nei giorni scorsi ha avviato la raccolta dei primi campioni.
E il contributo del Gruppo Hera a questo studio non si ferma con la disponibilita’ a prelevare i campioni: “fa parte della multiutility, infatti, anche una consolidata struttura di analisi, il laboratorio Heratech, un centro analisi che rappresenta una delle piu’ avanzate realta’ nazionali nei servizi per la sicurezza e il controllo della qualita’ e dell’ambiente – prosegue la nota -. Questa struttura, che gia’ si e’ dotata della strumentazione scientifica necessaria, collaborera’ con l’Istituto Superiore di Sanita’ proprio andando a ricercare e misurare le concentrazioni di virus nei campioni raccolti”.
(ITALPRESS).