Acquanegra La rotoballa di fieno che precipita da una pila alta diversi metri e il tempestivo tentativo di fuga dell’agricoltore che era in quel momento al lavoro. L’uomo, di 65 anni, si è salvato per miracolo: invece che venire letteralmente travolto dal pesante ammasso di fieno, ha subito la frattura di un femore. Di certo una lesione non di poco conto, ma la situazione avrebbe potuto avere risvolti ben più gravi.
L’incidente si è verificato nei campi di un’azienda agricola di Mosio di Acquanegra sul Chiese. Ora l’agricoltore è in ospedale, dove è stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico al fine di ricomporre la triplice frattura del femore.
Stando a quanto è stato possibile ricostruire, il 65enne era intento a lavorare in uno degli appezzamenti di sua proprietà. In particolare stava movimentando alcune rotoballe: nel corso dell’operazione, la rotoballa che era stata issata in cima alla pila, all’improvviso è precipitata verso il basso. L’agricoltore, vista la malaparata ed essendosi accorto subito (e preper fortuna) dell’imminente pericolo, ha tentato una rapida fuga per sottrarsi a quel peso che avrebbe potuto schiacciarlo. La fuga gli ha consentito di mettersi in salvo, ma in ogni caso la rotoballa è andata a colpire una gamba che è rimasta fratturata in tre punti.
Nel giro di pochi istanti è scattato l’allarme: sul posto sono arrivati carabinieri, sanitari del 118 e personale della medicina del lavoro dell’Ats. L’uomo è stato preso in carico da medici e paramedici e poi, con tutte le cautele del caso, è stato portato in ospedale dove è stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico con il quale i medici gli hanno appunto ricomposto una triplice frattura del femore. Il 65enne non è in pericolo di vita, ma in ogni caso i medici lo stanno tenendo sotto controllo.
L’infortunio si è verificato alcuni giorni fa e non è il primo di questo tipo che si registra nel Mantovano. Lo scorso primo gennaio un agricoltore e allevatore 53enne è morto travolto sempre da una rotoballa che gli è precipitata addosso mentre stava lavorando nel fienile. A ritrovarlo, alcune ore dopo l’incidente mortale, era stato suo cugino che aveva dato l’allarme. Nonostante i tempestivi soccorsi per il 53ernne non c’era stato nulla da fare.







































