Alla rsa Nuvolari tornano le visite, ma dietro a un vetro

RONCOFERRARO –  Risale allo scorso 23 febbraio la chiusura alle visite nella Rsa fondazione Antonio Nuvolari. Da allora i parenti dei degenti e degli ospiti della struttura non avevano più avuto la possibilità di incontrare i loro cari. Tra qualche giorno, però, la situazione potrebbe tornare alla normalità. Sono infatti allo studio i protocolli per la sicurezza delle visite contingentate – e su prenotazione – che permetteranno anche alle case di riposo di passare alla cosiddetta fase 2. A Roncoferraro una svolta simbolica verrà compiuta proprio oggi. L’occasione propizia sono i 100 anni della signora  Amalia Bonfatti  – detta Adele – che potrà ricevere gli auguri direttamente dalla nipote  Marzia . L’incontro avverrà attraverso una vetrata della struttura. E così quel velo di solitudine che da fine febbraio avvolgeva anche la residenza per anziani roncoferrarese, comincerà piano piano a venire rimosso. Ovviamente tutto avverrà nel pieno rispetto delle disposizioni governative. «La fondazione Nuvolari provvederà a mettere a dimora nel proprio parco un albero dedicato ad Amalia, grazie ad un progetto che la fondazione porta avanti che è denominato Ausonia (nome della prima residente per la quale si è dato il via alla iniziativa)», ha spiegato il direttore generale  Tiziana Bellini , che a nome dello staff, del consiglio di amministrazione e di tutti gli ospiti della fondazione ha rinnovato gli auguri alla neo centenaria. «Sebbene gli operatori abbiano organizzato sessioni di videochiamate per mettere in contatto ospiti e parenti, siamo consapevoli del fatto che molti anziani soffrono molto per la momentanea chiusura delle strutture verso l’esterno – ha fatto notare il presidente della fondazione Nuvolari  Paolo Oliviero  -. Gli operatori sanitari e il personale di servizio della nostra struttura, unitamente al direttore Tiziana Bellini, hanno svolto un lavoro eccezionale anche laddove si è trattato di supplire al ruolo di vicinanza svolto dalle famiglie o in qualche modo di compensarlo». La ripresa delle visite, dopo oltre tre mesi, tornerà per il momento solo attraverso un vetro. Ma è già un primo importante passo di speranza dopo un periodo difficilissimo.

MATTEO VINCENZI